Per colpa del gate cambiato all’ultimo minuto – ma soprattutto della disattenzione del personale di terra – si è ritrovata in Giamaica, da tutt’altra parte rispetto a Filadelfia, in Pennsylvania, dove era diretta. E’ quanto successo alla signora Beverly Ellis-Hebard, che non ha esitato a raccontare all’Abc7 la disavventura vissuta all’aeroporto di Jacksonville, in Florida, dove ha la sua seconda casa, sentenziando: “Sono cose che non dovrebbero mai accadere”. E in effetti no, non dovrebbe mai accadere di vivere un’odissea come la sua. Ma andiamo con ordine: la donna viaggia abitualmente tra Filadelfia e Jacksonville e, l’ultimo di questi spostamenti, è avvenuto nei giorni scorsi, mentre era in convalescenza da un intervento chirurgico alla schiena.
La donna, consapevole di essere rallentata nei movimenti, ha guardato il tabellone delle partenze con il gate del suo volo e ha chiesto agli assistenti di terra se avesse il tempo di andare in bagno prima dell’imbarco. Questi le hanno detto che aveva “circa 20 minuti” di tempo, ma al ritorno ha scoperto che l’imbarco stava già per chiudere. Non solo: al gate ha avuto anche una discussione con un addetto che ha contestato le dimensioni del suo bagaglio, facendo sì che la signora si ferisse lievemente nel tentativo di fare la verifica delle misure della borsa. Una volta risolta la questione, gli stessi membri del personale l’hanno fatta salire in fretta e furia sull’aereo, pronto a decollare. In tutto ciò, però, nessuno si è reso conto che quello non era il volo della signora perché era stato cambiato il gate mentre Beverly era in bagno.
La scoperta choc l’ha fatta solo una volta in volo, quando l’equipaggio si è avvicinato a lei per curare la ferita e le ha detto che avrebbe potuto rilassarsi una volta arrivati in Giamaica: “Ho riso e pensavo stessero scherzando ma dall’espressione del loro volto ho capito che era tutto vero”. Non solo. L’assistente di volo le ha anche detto: “Stai entrando in un altro Paese senza passaporto, è illegale”. “La donna al gate non ha fatto il suo lavoro“, è l’accusa mossa, in tutta risposta, dalla malcapitata passeggera che, una volta atterrata in Giamaica, ha raccontato l’accaduto alle autorità locali che le hanno permesso di attendere il volo successivo per Filadelfia, diverse ore dopo. “Siamo sinceramente dispiaciuti che la cliente sia stata in grado di imbarcarsi sul volo sbagliato e abbiamo presentato le nostre scuse. Le abbiamo fornito un rimborso di 600 dollari e un risarcimento e abbiamo affrontato la questione con il personale dell’aeroporto”, ha dichiarato da parte sua la compagnia aerea.