Torna inspiegabilmente in auge sui social in queste ore la vicenda necro-erotica della tomba di Victor Noir. Misteri della rete condivisa. Le foto della statua supina del giornalista che venne ucciso l’11 gennaio 1870 dal cugino di Napoleone III, Pierre Bonaparte, statua posta nel cimitero del Pere Lachaise a Parigi, hanno cominciato a circolare nuovamente dopo circa sei anni, ovvero da quando alcuni siti francesi e italiani cominciarono a raccontare un bizzarro caso di turbolento sfregamento attorno alla bocca e ai genitali della statua in bronzo e a grandezza naturale di Noir. Intanto è giusto precisare che Noir morì giovanissimo, a 22 anni, dopo aver consegnato al cugino di Napoleone III una lettera del suo direttore di giornale per organizzare un duello. Nessuno ha mai capito cosa sia successo realmente. I sostenitori di Noir si sono sempre rifatti alla versione del suo collega presente che spiegò come fu Bonaparte a inveirgli contro e sparargli, mentre la corte di giustizia imperiale dell’epoca diede ovviamente ragione al cugino dell’imperatore ribaltando all’opposto la dinamica dell’aggressione.
Fatto sta che ai funerali del giornalista, in un periodo complicatissimo per Napoleone III (di lì a pochi mesi a Francia si arrese ai prussiani e venne istituita la Terza Repubblica), parteciparono in 100mila e la vittima finì nel pantheon del repubblicanesimo rivoluzionario francese che istituì con un colpo di mano senza eguali nella storia dell’Occidente la Comune di Parigi dal marzo al maggio del ’71, governo rivoluzionario a ispirazione socialista che venne poi schiacciato nel sangue dalle truppe francesi. Insomma, Noir ha vissuto nell’alveo del ricordo insurrezionale contro il tiranno (anche il patriota italiano Felice Orsini attentò alla vita di Napoleone III, però fallendo nel 1858), fino a quando improvvisamente la statua firmata da Jules Dalou non ha cominciato a diventare oggetto di ripetuti e continui sfregamenti.
Molte donne sono state fotografate a cavalcioni sulla statua di Noir che è sdraiata in orizzontale sulla tomba e la parte attorno al pene risulta da tempo usurata. Idem per le labbra del Noir di bronzo. Tra le tante persone scorte a cavalcioni anche Dita Von Teese addirittura nel 2003: la leggenda dice infatti che coloro che baciano la statua sulle labbra, lasciano un fiore nel cappello o nella mano, e strofinano la sua area genitale, avranno una vita sessuale più attiva, saranno più fertili e troveranno il coniuge entro un anno”.