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Nuova strage negli Usa: la responsabilità è di chi non aumenta i controlli

La strage questa volta è accaduta proprio a pochi passi da casa mia ad Allen, un paio di chilometri o poco più dietro il mio giardino, seguendo la statale n. 5 in direzione Mc Kinney. Non che Allen sia una cittadina violenta, tutt’altro! Nei quasi vent’anni di residenza ad Allen l’unica morte violenta è stata quella di un poveretto che si è suicidato a casa sua, proprio nella mia via: non ha usato nemmeno una pistola, si è impiccato ad un albero del suo giardino. Ho visto passare davanti a casa mia la macchina dello sceriffo, che si è fermata ed è entrato in casa. Non sono curioso; ho saputo dopo, da mia sorella, quello che era successo. Ma poi in tanti anni più nulla. Spesso uscivamo di casa lasciando spalancata la porta del garage con tutta la roba dentro: attrezzi da giardino, sedie e tavoli per i barbecue, ecc. Mai mancato niente!

E diverse volte siamo andati anche nel mall che ora verrà ricordato per la strage, ma ce ne sono diversi altri nelle vicinanze. Questo però è nuovo, moderno, frequentatissimo e immenso. I mall sono tutti grandi, ma questo era proprio nuovissimo 6 anni fa (quando io e mia moglie siamo rimpatriati in Italia) e qualcuno diceva che era il più grande al mondo (figurarsi se i texani possono accettare che ci sia altrove qualcosa di più grande di quello che hanno loro!). Dozzine di negozi di ogni specie, ristoranti, fast food, giostre per i bambini, ecc. Un vero e proprio parco dei divertimenti, ma la gran parte delle aree è coperta e dotata di aria condizionata, diventando così una grande area di ritrovo per le famiglie della zona. Non solo Allen però, anzi: leggendo la lista delle 8 vittime, di cui 3 bambini (3-8 e 11 anni), sono tutti provenienti da Dallas o da cittadine che circondano Dallas, nessuna di Allen.

Ciò fa pensare quindi a totale mancanza di motivi personali, o comunque specifici, in chi decide di compiere queste assurde “mattanze”. Si tratta pertanto di malati di mente, pazzoidi. Oppure di “fuori di testa”, persone che, per qualche motivo, sono esasperate, o magari annichilite dall’uso di droghe. Però l’amore per le armi può esser dovuto, in molti casi, ad una specie di attrazione per l’oggetto meccanico di precisione; come per gli orologi, le auto, le moto o, più recentemente, i telefonini. Qualcuno si innamora di questi oggetti e li conserva in casa, anche più di uno, come se fossero tesoretti. Se fosse così per tutti, in fondo, non ci sarebbe niente di male.

I guai arrivano però quando qualcosa in quei cervelli non gira più nel modo giusto e decidono di vedere all’opera quei “gioiellini” della meccanica … prima di morire. Già, perché io sono convinto che lo sanno bene, questi disgraziati, che in America nessuna guardia o sceriffo cercherà di catturarlo vivo (a rischio proprio) dopo che avrà ammazzato qualcuno. Ci sono, naturalmente, anche alcuni che sono proprio “disturbati mentali” e sarebbe pertanto possibile, adottando legislazioni adeguate, rilevarli e limitare loro il possesso almeno delle armi automatiche. Proprio ciò su cui i Democratici speravano già dal tempo di Obama di trovare un accordo. La libertà di possedere e portare armi è prevista dalla Costituzione, quindi è impossibile modificarla senza l’accordo dei Repubblicani, i quali invece sono fortemente sostenuti in modo legale dalla NRA (National Rifle Association) – i potentissimi fabbricanti d’armi legati a filo doppio al Partito Repubblicano.

Anche dove i Democratici sono in maggioranza, quella maggioranza è sempre insufficiente a raggiungere il quorum necessario per cambiare la Costituzione. Ora però che le stragi si susseguono ad un ritmo crescente e che colpiscono con incredibile indifferenza anche innocenti bambini (20 bambini alla vigilia di Natale del 2012 nella scuola di Sandy Hook, Newton, Connecticut; 21 bambini in quella di Uvalde, Texas, 24 maggio 2022; altri 3 bambini, ancora in Texas, pochi giorni fa) direi che è del tutto inutile tentare ancora di convincere quegli svergognati coautori di tante “stragi di innocenti” a cedere. I veri assassini non sono quei poveri idioti che sparano, sono quelli che fanno di tutto per evitare di trovare finalmente un accordo. Si organizzi quindi, anche a livello globale, una forte campagna che provveda a far vedere a questi infingardi quello che realmente sono quando, guardandosi allo specchio, vedono le loro mani e il loro viso sporchi del sangue di quei poveri bambini innocenti, morti per sostenere il vizio di qualche incosciente che ha soldi da buttar via per sostenere i fabbricanti di morte.