Era l’estate di 10 anni fa quando Paola e Chiara scioglievano un sodalizio che andava avanti dal 1997. A una decade di distanza le sorelle Iezzi si accomodano su due poltrone zebrate nel cuore di Milano per presentare Per sempre, album che ne celebra i fasti in uscita venerdì 12 maggio per Columbia Records/Sony Music Italy anticipato da Furore (disco di platino) e la nuovissima Mare caos. Dopo aver ricordato con una certa commozione Roberto Rossi, il discografico scomparso nelle scorse ore che le scoprì e le portò a Sanremo con Amici come prima, le due cantanti si dicono fortunate per questo ritorno sulle scene: “Non sappiamo bene cosa sia successo, forse i tempi erano maturi. Abbiamo seguito un flusso di energia. Non era scontato il comeback, l’essere prese a Sanremo e che Furore sarebbe stata una hit”.
LE COLLABORAZIONI DI “PER SEMPRE” – Invece è successo l’insperato, e il modo migliore per riprendere le fila di un discorso interrotto brutalmente nel 2013 è acchittarsi per scendere di nuovo sulla pista da ballo. Stavolta non da sole, ma in compagnia di amici e colleghi che le hanno aiutate a dare un nuovo vestito a brani iconici. Questo è lo spirito che ha guidato la genesi di Per sempre, come spiegano Paola e Chiara: “L’idea era quella di riportare le nostre hit nel 2023 con volti nuovi a livello di produzione. Poi abbiamo invitato degli amici a cantare questi pezzi con noi. Ognuno di loro ha un senso preciso”. Tra gli altri ci sono infatti Max Pezzali e Jovanotti che la scorsa estate le hanno ospitate nei rispettivi concerti, Elodie e Levante che da adolescenti impazzivano per il loro repertorio, ed Emma e Noemi che hanno lasciato il segno su Fino alla fine e A modo mio.
IL RAPPORTO CON LE CRITICHE – Una storia tutta particolare quella delle Iezzi nel panorama della musica leggera italiana: partite come ragazzine innamorate dell’Irlanda, hanno attraversato una breve fase di ribellione con l’album Giornata storica, che non fu esattamente un trionfo, per poi trovare la propria cifra stilistica nel 2000 con quel pop/dance che guardava al di là dei confini italiani. “Ci consideriamo due ribelli a modo nostro” proseguono da dietro i grandi occhiali da sole, “Abbiamo sempre trovato partner che hanno supportato le nostre idee, sia nei successi che negli insuccessi, e il fatto di essere cantanti pop in un Paese molto tradizionale”. Certo la critica con loro non è stata sempre delicata. Oggi però dicono grazie anche a chi le stroncava: “Ai tempi abbiamo sofferto molto il fatto di essere snobbate da un certo tipo di intellighentia musicale, ma a distanza di tanto tempo ci sentiamo di aver fatto pace anche con quella parte di critica che ci attaccava. Ti mette alla prova, ti fa sentire la grinta di voler dimostrare che in fondo vali molto di più”.
LA SEPARAZIONE E IL RITORNO – A condizionare questa lettura della realtà c’è anche la maggior consapevolezza acquisita nel corso degli anni. Quella stessa che le ha convinte a stare nuovamente una accanto all’altra, anche se in modo diverso: “In passato il nostro rapporto era più simbiotico rispetto a oggi” confessano. “La distanza ci ha permesso di viverci come persone indipendenti. Come nella musica ci sono il suono e le pause per creare armonia, così è stata necessaria una pausa tra di noi per ritrovare armonia e creatività. Un tempo eravamo meno capaci di accettare le reciproche diversità, ci guardavamo talmente da vicino ed eravamo così simbiotiche che era difficile accettare che l’altra potesse provare qualcosa di diverso. Oggi abbiamo deciso di nuovo di stare insieme, e lo facciamo con un’attitudine più adulta”.
IL FUTURO DI PAOLA E CHIARA – Dopo la data zero dello scorso 5 maggio, le celebrazioni per Paola e Chiara proseguiranno con un tour che farà tappa il 13 e 14 maggio al Fabrique di Milano e il 19 e 20 all’Auditorium Conciliazione di Roma per poi andare avanti fino a settembre con numerosi appuntamenti estivi. Ma, forse, è meglio non farci troppo l’abitudine: “’Per sempre’ non significa che Paola e Chiara sono tornate per sempre, è più uno stato mentale” avvertono. “Niente dura in eterno se non i sentimenti, quelli sono infiniti, ma la vita pratica no”. Le premesse perché il loro percorso non si esaurisca nell’immediato, però, parrebbero esserci: “Speriamo che la febbre positiva nata con questo disco ci accompagni anche per i progetti futuri che verranno, se avremo la fortuna di farne altri. Non smettiamo di scrivere e ci auguriamo di poter fare sentire presto anche altri inediti. Questo, però, era per noi il momento di celebrare un passato glorioso e festeggiare con gli amici il nostro ritorno”.