Un uomo di 52 anni, A.T., residente a Verona, è stato rinviato a giudizio dal Gip del Tribunale perché avrebbe legato con un guinzaglio il figlio adolescente della compagna per impedirgli di difendere la madre, che subiva aggressioni e minacce soprattutto durante il periodo del lockdown. L’imputato è accusato di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, lesioni, minacce e violenza privata. Gli episodi oggetto del processo – riferiscono i quotidiani locali – risalgono al periodo delle restrizioni per il Covid, ma la donna ne avrebbe denunciati altri, tra cui anche di violenza sessuale, che però aveva ritrattato. Rinviato a giudizio, l’uomo era stato assolto dall’accusa più grave e condannato a 8 mesi per le minacce alla sorella e alla madre di lei. In seguito, nel febbraio 2021 l’uomo avrebbe legato il guinzaglio del cane attorno al torace del ragazzo, che all’epoca aveva 17 anni, per trattenerlo impedendogli di difendere la madre. Tra gli altri fatti denunciati, l’uomo si sarebbe fatto consegnare il bancomat, poi avrebbe colpito la donna alla testa e sulla schiena con il telefono, avrebbe impugnato un coltello e minacciato anche la sorella della compagna. Il processo avrà inizio il 9 giugno.

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