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“Sono uno str***o tosto, sono come uno scarafaggio. Non faccio pena”, Michael J. Fox racconta la malattia (anche in un documentario)

È uscito su Apple Tv+ il doc sulla storia dell'attore che per l'occasione ha rilasciato anche un'intervista a La Stampa

di F. Q.

La malattia, la voglia di raccontarla e raccontarsi e di continuare ad aiutare persone. A 61 anni, l’attore Michael J.Fox, star di Ritorno al Futuro, ha deciso di parlare di sé, della sua storia, del Parkinson, in un documentario, visibile su Apple Tv+. Still: La storia di Michael J. Fox, questo il titolo del documentario, è stato diretto da Davis Guggenheim.

Nel giorno dell’uscita sulla piattaforma, l’attore ha rilasciato una toccante intervista a La Stampa. Uno su tutti il concetto che ha voluto esprimere: non vuole essere compatito. “Non faccio pena – dice – Sono uno str***o tosto! Sono come uno scarafaggio: non puoi uccidere uno scarafaggio”.

Sicuramente il Parkinson non lo ha lasciato indifferente, ma anzi all’inizio “mi ha devastato“, dice al quotidiano torinese, sottolineando di essersi reso conto negli ultimi anni che potrebbe anche morire: “Questo mi spaventa, ma posso affrontarlo”.

Oggi il fatto che sia un mare incurabile “non mi fa paura”. La diagnosi della malattia è arrivata a 29 anni, un’età certo non facile da accettare, tanto che, racconta l’attore, “per 10 anni ho nascosto la verità”. Ma il Parkinson sicuramente, racconta ancora, “mi ha insegnato molto”. Forse anche per questo è arrivato il momento di raccontarlo e di raccontarsi. Ma non solo: “Ho fatto in modo che la comunità del Parkinson entrasse a far parte della mia famiglia – spiega – Se non l’avessi non avrei aiutato così tante persone come ho fatto. E voglio continuare”.

Curiosità per un attore affermato come lui? Grazie al film, racconta infine, “ho capito di essere timido”.

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