Ebbene sì, sono un “pirla”, qui dalle mie parti altresì detto “mona”. Infatti, ho una famiglia con quattro figli, perché abbiamo sempre pensato che fosse importante andare avanti e guardarsi attorno. È stata durissima, ma nulla è stato più piacevole. Fortunati, se volete, molto fortunati, ma con molto impegno. Le scelte, d’altronde, si fanno per piacere, non per lamentarsi o per puro dovere. Ma tutto era ed è contro la famiglia: lo Stato, la Chiesa, la società. Ma a chi importa? Non ci aspettavamo aiuti pubblici, perché la famiglia ha da essere una responsabilità di chi la desidera. Certo avremmo gradito un po’ meno ostacoli.

Ma la cosa che ti fa più girare le scatole è l’essere preso in giro. I discorsi scollegati dai fatti sono insopportabili. Le belle parole, i bei sentimenti, e poi casca l’asino, il nulla di fatto, basta! Ti dicono bravo ma non fanno niente, anzi ti tassano come una mucca da mungere. Pregano per la famiglia, ma poi vedi solo vecchi. Perfino le parrocchie hanno dimenticato gli oratori, il pallone, le attività per i giovani.

Da tanto, troppo tempo si chiacchiera sulla famiglia, sulla natalità (che non è la stessa cosa). Ora però il chiacchiericcio è diventato insopportabile, è divenuto ideologico, la famiglia viene usata per avallare scelte di parte, per mettere gli uni contro gli altri. Invece la famiglia se ne frega delle Conferenze sulla famiglia, delle affermazioni bietolone sulle etnie. La famiglia – certamente la mia – non ama i proclami, preferisce il silenzio, meglio se accompagnato dai fatti.

Incominciate a coprire un po’ di buche per le strade e i marciapiedi. Che si possa girare senza rischiare l’incolumità dei piccoli e dei bambini. Che si possa andare in bicicletta senza paura. Che ci sia più verde per giocare. Che l’aria delle città non sia irrespirabile. Che bar, ristoranti, alberghi, negozi, luoghi pubblici e privati siano realmente aperti alle famiglie, non solo al denaro, da qualsiasi parte provenga. Che le scuole, i luoghi di lavoro concretamente rispettino, non dico avvantaggino, chi è impegnato anche nella cura dei propri figli. Anziani, adulti, presunti-giovani: provate a non dimenticare che se domani qualcuno pagherà la vostra possibilità di vivere sereni anche da vecchi, questi sono i piccoli che nascono oggi e nasceranno domani.

Oppure continuate pure a non fare nulla. Ma, per favore, non usate la famiglia come uno strumento per i vostri affari politici. La famiglia è pace, è apertura, è collaborazione e basta.

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