“È la prima vittima del governo Meloni“, il commento forse più letto in queste ore, complice l’esultanza del vicepremier Salvini (“Belli ciao“, ha scritto sui social rilanciando l’immagine di Fazio e Littizzetto). “Non è stato cacciato, è andato via lui”, la replica del mondo politico ed editoriale di centrodestra. L’uscita di Fabio Fazio da Viale Mazzini oltrepassa i confini televisivi per diventare un caso politico.
Dopo vent’anni di “Che tempo che fa” e quaranta di Rai, il conduttore savonese per i prossimi quattro lavorerà su Nove, canale del gruppo Warner Bros Discovery. Rai3 perderà, dunque, il suo programma più visto con una media che si avvicina ai due milioni e mezzo di telespettatori e al 12% di share nella parte centrale, con “Il Tavolo” intorno al 10%. Numeri garantiti da anni nella storica collocazione domenicale, in una rete la cui media si attesta molti punti sotto questa soglia, vicina al 7%. “Il salotto buono” come vetrina per esponenti politici, della cultura e dello spettacolo.
Con tutti i nomi di spicco dello showbiz nostrano ma soprattutto con colpacci internazionali che hanno reso il talk show prestigioso e ambito. Una lunga lista di cui riportiamo alcuni nomi: Madonna, Lady Gaga, Adele, Barack Obama, Papa Francesco Michail Gorbačëv, Bill Gates, Coldplay, Oasis, Tony Blair, Diego Armando Maradona, Condoleeza Rice, Hugh Grant, Al Gore, Phil Collins, Ricky Martin, James Taylor, Matt Damon, George Clooney, Novak Djokovic, U2, Jane Fonda, Charlize Theron, Russell Crowe, Ryan Gosling, Naomi Campbell, Ed Sheeran, Vincent Cassel, Lewis Hamilton, Tom Hanks, Meryl Streep, Alain Delon, Emmanuel Macron, John Travolta, Ron Howard, Uma Thurman, Charles Leclerc, Sebastian Vettel, Anthony Fauci, Ken Follett, Whoopi Goldberg, Dan Brown, Greta Thunberg, Robbie Williams, Susan Sarandon, Pelé, Matthew McConaughey, Woody Allen, Sharon Stone, Brian May, Quentin Tarantino, Christine Lagarde, Penelope Cruz e Pedro Almodóvar, Sean Penn, Rafael Nadal, Richard Gere, Timothée Chalamet, Bono, Ben Affleck e molti altri.
La trasmissione è prodotta dalla società “L’Officina” e dovrebbe trascolare con lo stesso titolo, stessa squadra e buona parte del cast (è certa la presenza di Luciana Littizzetto) su Nove. Mantenendo la stessa collocazione, la domenica sera, dove il canale del gruppo Discovery ottiene numeri vicini al 2% di share. Fazio raggiunge l’amico e collega Maurizio Crozza (collega anche di agenzia, entrambi sono gestiti dal potente Beppe Caschetto) che occupa con successo il venerdì sera.
Il travaso di pubblico non è scontato ma probabile e un dato superiore al 5% renderebbe il titolo immediatamente un successo per la rete, anche per l’aumento degli investimenti pubblicitari. Chi occuperà il suo posto su Rai3? Nelle prossime settimane la domanda troverà risposta, oggi Roberto Sergio (quota Fratelli d’Italia) è stato nominato amministratore delegato. Per il successore una sfida molto complicata, replicare gli stessi risultati con un competitor in più, lo stesso Fazio su Nove.
Il conduttore saluterà il servizio pubblico dopo quarant’anni, dagli esordi con Raffaella Carrà e Loretta Goggi fino all’ultimo impegno “Binario 21“ in onda su Rai1, un programma in cui ha accompagnato la senatrice Liliana Segre in un doloroso viaggio nella Memoria. È il volto del mix calcio-intrattenimento a “Quelli che il calcio” ma anche della nostalgia in musica con “Anima mia” in coppia con Claudio Baglioni. Sul curriculum segna ben quattro edizioni del “Festival di Sanremo“. Nel 1999 stravolge la liturgia con la presenza del Premio Nobel Renato Dulbecco e quello di Michail Gorbacëv come ospite. L’anno successivo stupisce con il tenore Luciano Pavarotti, in Riviera torna nel 2013 e 2014 questa volta al suo fianco la compagna di tante esperienze in tv, Luciana Littizzetto.
Il sodalizio con Roberto Saviano dà vita a due nuovi titoli di successo: “Vieni via con me” e “Quello che (non) ho”. Nel 2016 l’omaggio a Mike Bongiorno con il successo del remake di “Rischiatutto“, dal 2003 in onda ogni domenica con il suo “Che tempo che fa”. L’ultima puntata su Rai3 il 28 maggio poi si volterà pagina.