Erin Doom si chiama Matilde ed è una bella ragazza bionda e sorridente. Non ha resistito alla “strategia Ferrante” l’autrice più letta del 2022. E infatti poche ore fa è apparsa in tv, negli ultimi scampoli Rai di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Insomma, Matilde oltre a un’anima di scrittrice proveniente da Wattpad, ora ha anche un viso e un corpo, e a giudicare dal vestito azzurro anche un’armocromista. Tra Fabbricante di lacrime (2021) e Nel modo in cui cade la neve (2022), pur non essendosi mostrata fisicamente a nessuno e a non aver mai svelato dettagli privati di sé, la fanciulla, anzi l’editore Magazzini Salani, ha venduto oltre 700mila copie e ora si appresta a incrementare i successo commerciale con il terzo volume in uscita proprio il 16 maggio: Stigma.
Amatissima da un ampio target adolescenziale (15-25), del resto il fenomeno è nato sul web, Erin Doom (si perdoni l’apocalisse evocato dal nom de plume) ha scritto storie di riscatto sociale: bambini adottati pieni di sogni ma incatenati a leggendarie angosce, orfani che non faticano a trasferirsi dal freddo canadese alla cada California (sarà per il cambiamento climatico?). Mentre ora con Stigma ecco un’altra ragazza che migra verso la costa Est degli Usa in cerca di fortuna. Dalla sinossi pare un remake delle Ragazze del coyote ugly, con una protagonista che viene assunta in un baretto pieno di clienti e misteri, anche se per i lettori di generazione z e alpha prima del 2000 sulla terra c’erano i dinosauri e i libri erano ingombranti parallelepipedi privi di torcia e app da compulsare in continuazione. “Sono sempre stata timida e introversa. Fin dall’inizio, quando ho pubblicato i primi libri a capitoli sulla piattaforma Wattpad e poi con il self publishing (su Amazon, ndr), ho scelto uno pseudonimo per vivere tutto questo nel modo più confacente alla mia indole”, ha spiegato Doom/Matilda al Corriere.
Niente cognome e giusto qualche dettaglio. “Sono emiliana, ma da poco mi sono trasferita in un’altra regione. Ho meno di trent’anni. Aggiungo che sono nata a maggio. E martedì, il 16, è anche il mio compleanno”. Solo scrittura e niente più studi in ambito legale per Matilde. “Finalmente potrò guardare negli occhi chi mi legge. Dire: ci sono. Ma ho anche tanti timori. Del resto ci vuole coraggio ad essere sé stessi”. L’autrice di Stigma spiega infatti che nel 2022 era stata sì al Salone del Libro ma sotto anonimato e ovviamente nessuno l’aveva riconosciuta. Cosa che ora non potrà più fare. “A Torino non sono riuscita neppure a entrare in un evento in cui si parlava di me. La sala era piena e mi hanno mandata via. Giravo con Carrie Leighton, autrice di Better, e un’altra amica scrittrice e le ragazzine le fermavano con gli occhi illuminati. Loro firmavano i libri e io scattavo foto. A un certo punto una ragazza mi ha detto: “Scusa tu. Mi tieni la penna?”. Nessuno mi calcolava. È stato incredibile”.
Stigma, peraltro, è un romanzo totalmente inedito, perché i precedenti prima di prendere forma su carta avevano viaggiato online, scatenando un successo mostruoso, e un passaparola su TikTok da record. Ambientazione sempre statunitense (“un amore che nasce dai viaggi che ho fatto fin da bambina con i miei genitori”) e le cartucce dei sequel (pare tre) già caricate. Così un po’ come per il percorso di After, scritto da Anna Todd (santo Wattpad) anche Fabbricante di lacrime oltre alla traduzione in 18 paesi è già film in produzione. “Lo vedremo presto. Sono stata anche sul set – chiosa Matilde che ancora vagola come una parvenu – ma per farlo mi sono dovuta fingere una stagista della casa editrice”.