I 26 tifosi del Napoli che erano arrivati a Varese per la resa dei conti nella giornata di domenica 14 maggio sono stati rilasciati dalla Questura: gli ultras sono stati denunciati per “resistenza a pubblico ufficiale” ed è stata avviata l’istruttoria per il Daspo. A riportare la notizia e a ricostruire l’accaduto è stata VareseNews. Domenica si è giocato il match tra Monza e Napoli, ma i tifosi azzurri fermati non erano interessati alla partita: piuttosto, il motivo per cui più di 100 componenti di gruppi ultras napoletani si sono mobilitati con van e bus per raggiungere Varese è legato ad una vendetta per i fatti del 4 maggio scorso. Quella sera due tifosi del Napoli erano scesi in piazza a Varese per festeggiare lo scudetto: erano stati fermati dagli ultras varesini, che intonavano cori contro i napoletani e cercavano di ostacolare i festeggiamenti. Erano stati circa in 20 ad aver aggredito e malmenato i due supporters.
Pare che gli ultras napoletani volessero pareggiare i conti: nel pomeriggio di domenica 14 maggio, le forze dell’ordine hanno intercettato un raid di ultras azzurri che si stavano dirigendo con bus e van scuri verso Varese. Alcuni sono stati fatti defluire verso fuori città, mentre in 26 sono stati portati in Questura per degli accertamenti. Questi sono stati identificati come appartenenti a gruppi ultras “Fedayn“ e “Secco Vive”, i quali cercavano vendetta. La Digos di Varese ora sta indagando per individuare gli altri 100 tifosi, che con i loro 30 mezzi hanno organizzato il raid.