Continua il viaggio in 10 puntate negli oceani senza legge. Dieci video firmati dall’Outlaw Ocean Project, la ong fondata dal giornalista premio Pulitzer americano Ian Urbina (@ian_urbina) che si occupa di indagare i crimini che si consumano in alto mare. Un mondo popolato da pirati, schiavisti e profittatori di varia natura. Un mondo in cui non esiste una legge chiara e univoca e i reati, anche i più atroci, si consumano spesso nell’impunità totale. Ian Urbina ci guida alla scoperta di alcuni episodi in cui si è imbattuto nel corso di 10 anni di attività. Fatti spesso raccapriccianti per la loro crudezza, di cui il grande pubblico non è mai venuto a conoscenza.
I fondali profondi degli oceani sono l’ultima frontiera del nostro pianeta. Si tratta anche dell’ambiente più ostile sulla terra. Gli scienziati non hanno ancora scoperto tutto quello che si trova in questo ecosistema remoto, ma i governi e le aziende, guidati dalla green economy, si stanno contendendo le sue ricchezze. Al di là della regolamentazione e della supervisione indipendente, è iniziata una corsa all’oro come mai prima d’ora.
In questo episodio Ian Urbina si è unito a Greenpeace nella loro corso contro il tempo per localizzare e proteggere la fragile barriera corallina vicino alla foce del Rio delle Amazzoni, prima che inizino le trivellazioni approvate dal governo.