Bulbasaur, Charizard, Gyarados o Pikachu: chi è cresciuto negli anni 90 li ricorderà sicuramente. Ma anche chi ha figli o nipoti li sta riscoprendo. Parliamo ovviamente dei Pokémon, le creature immaginarie tratte dal media franchise giapponese creato nel 1996 da Satoshi Tajiri. Ecco, proprio grazie a loro c’è chi si è arricchito. No, non parliamo di famosi produttori, bensì di qualcun altro. “È al timone di un’azienda con un fatturato a sei zeri, a soli 27 anni“. Di chi si tratta? Di Federic95ita, al secolo Federico Profaizer, nato a Roma ma ormai milanese d’adozione. Amatissimo sul web, ha più di 1 milione di follower (se sommiamo i social dov’è presente), di cui buona parte su YouTube. Qui, infatti, è solito pubblicare filmati in cui parla di Pokémon, di allenatori e di carte che compra, vende e valuta (rilasciando certificati di conformità grazie all’intelligenza artificiale). A parlare di lui è il Corriere, che lo ha intervistato. “L’azienda va molto bene, diciamo che stiamo sui 5 milioni di fatturato all’anno, abbiamo saputo ritagliarci una fetta di mercato importante”, ha ammesso lo youtuber, influencer e imprenditore, il quale ha spiegato di comprare le carte da gioco dalla casa madre per poi rivenderle online.
I prezzi? A molti potranno sembrare esagerati. Si parla di cifre incredibili: da pochi euro a un migliaio. Ma attenzione, possono salire anche molto di più: “Anche 60 mila. Ma si tratta di carte della mia collezione privata, che non vendo sul sito. A Tokyo ho assistito a una vendita da 300 mila euro“, ha detto. Poi ha spiegato i fattori che determinano un prezzo così alto: “Si tratta di oggetti per collezionisti. Anzitutto ovviamente è importante lo stato di conservazione. Poi c’è l’edizione, la lingua… generalmente le carte giapponesi sono le più ‘pregiate’. Infine gli eventuali errori di stampa, che fanno acquisire unicità”. Quando gli è stato chiesto il nome di qualche cliente famoso, Federic inizialmente non si è voluto sbilanciare, ma alla fine uno lo ha fatto: il calciatore Federico Chiesa (“un intenditore”).
Un passo indietro, a quando tutto è iniziato: “Io sono anzitutto un grande fan dei Pokémon fin da bambino. Nel 2012 ho aperto il mio canale Youtube, focalizzato anche sul mondo Nintendo. All’epoca lavoravo in pasticceria, ma non ero soddisfatto né del mio lavoro né della mia vita. Pian piano mi sono fatto un nome, ho lanciato una catena di merchandising, ho iniziato a rendere i miei video sempre più professionali – ha raccontato -. Ho cominciato a Roma, ma appena ho potuto mi sono trasferito a Magenta. Il mio sogno è sempre stato quello di andare a Milano, ma i prezzi degli affitti erano improponibili. La vera svolta è arrivata nel 2020. Con il lockdown in molti hanno iniziato a collezionare carte, per noia. Ma le edicole erano chiuse, per cui bisognava comprare online. E quindi si doveva passare per forza da me”. Adesso il suo Federicstore conta più di 20 dipendenti e sta sviluppando anche nuovi progetti: “In magazzino abbiamo almeno 30 mila per ogni lingua. E di ognuna abbiamo circa 70 copie”.
Il Pokémon più desiderato? No, non è Pikachu, bensì Charizard: “È sempre un oggetto di culto“, ha detto. Per poi concludere, parlando della vita personale. I suoi genitori, infatti, non lo hanno supportato pienamente nella scelta di intraprendere un lavoro per certi versi particolare. Insomma, lontano da quel ‘posto fisso’ con cui la generazione degli attuali 60-70enni sono cresciuti. Ma i tempi sono cambiati e Federic lo sa bene. “Mi avrebbero voluto focalizzato sullo studio, i genitori spesso desiderano il posto fisso per i figli – ha infatti affermato -. Non capivano cosa stessi facendo, i miei sono persone che appartengono a un’altra epoca. Ci sta, ma se mi avessero aiutato sarei emerso molto prima”. Infine ha concluso, con una punta di orgoglio: “Ho un’azienda avviata, percepisco compensi da realtà come Philips, Nintendo, Youtube, Instagram e Twitch. Ho finalmente acquistato la casa dei miei sogni. Direi che i miei genitori non hanno più perplessità. E vorrei anche vedere“. Come dargli torto?