Nessuna pace in vista nei rapporti tra Matteo Renzi e Carlo Calenda. Dopo i tradimenti e gli scontri verbali, ora la gara è accaparrarsi parlamentari e sostenitori. L’ultimo colpo è del leader di Italia viva che, nel corso di una conferenza stampa, ha annunciato l’arrivo tra i renziani di Naike Gruppioni, imprenditrice bolognese eletta con Azione, e Giulia Pigoni, consigliera regionale di Sassuolo.
“Diamo il benvenuto a due persone straordinarie”, ha dichiarato Renzi, “a due donne che sono non solo accomunate dalla provenienza cioè l’Emilia Romagna, ma anche dalla loro passione per la politica. Italia viva ha lanciato un percorso congressuale dal 10 giugno, liberi e democratici dal basso, avremmo dovuto farlo con il partito unico, ma non è stato possibile così lo facciamo con chi ci sta. Non deve essere però solo una conta delle tessere, ma un percorso di idee e di progetti”. E ha aggiunto: “Questo spazio c’è, anche se qualcuno litiga ed è compito delle donne e degli uomini di buona volontà farlo funzionare, offriamo una casa a tutti quelli che dicono che non ci si può arrendere allo schleinismo o al melonismo. Questo spazio c’è quindi chi vuole e ci crede può farne parte”.
A Renzi ha replicato Calenda: “Abbiamo appreso stamattina da un giornale di questo ‘scippo’”, ha detto. “Faccio i migliori auguri a Naike. Ogni scelta è legittima e rispettabile. Mi permetto solo di notare che, per rispetto alla comunità che l’ha eletta sei mesi fa quasi senza conoscerla, una comunicazione preventiva sarebbe stata più elegante. Ma immagino che l’uscita a sorpresa fosse parte dell’accordo di ingaggio. Questa vicenda, altrimenti irrilevante, spiega bene la distanza nei comportamenti con Matteo Renzi. Mentre noi eravamo impegnati in giro per l’Italia a sostenere le liste, spesso fatte insieme, per le amministrative lui era in queste faccende affaccendato. Buona strada”.