Nel 2022 i dipendenti pubblici sonno tornati a crescere raggiungendo quota 3,26 milioni (+0,8%), il livello più alto dell’ultimo decennio. Ma dalla ricerca “Ripartiamo dalle Persone”, presentata in apertura del Forum Pa 2023, arriva anche la conferma che l’appeal del posto pubblico sta scendendo a picco: da inizio 2021 a giugno 2022 si sono presentati appena 40 candidati per ogni posizione messa a bando, un quinto rispetto ai 200 di media nel biennio precedente, e mediamente due vincitori su dieci hanno rinunciato al lavoro, con punte del 50% di rinunce per quelli a tempo determinato. Un enorme problema per l’attuazione del Pnrr, come ilfattoquotidiano.it ha più volte raccontato, e per la pa in generale, in cui l’età media è 50 anni e entro un decennio andranno in pensione un milione di dipendenti.
C’è una carenza di tecnici e profili specialistici per cogliere le sfide del Pnrr, spiega la ricerca, e l’aumento delle selezioni e la possibilità di scelta per i candidati a più posizioni spinge sempre meno persone ad accettare il trasferimento al Nord, dove l’affitto impegna quasi il 50% dello stipendio di un laureato neoassunto, contro il 18- 23% in una città metropolitana del Sud. Entro i prossimi 10 anni alcune amministrazioni dovranno sostituire più di metà del personale in servizio, ma in valori assoluti le uscite più significative saranno per scuola (463.257), sanità (243.130) e enti locali (185.345). E la Pa deve far decollare le assunzioni per la tenuta del sistema pensionistico: nel 2023, nel pubblico si contano 94,8 pensioni erogate ogni 100 contribuenti attivi (erano 73 nel 2022).
“L’indagine evidenzia per il settore pubblico alcuni effetti della trasformazione del mercato del lavoro già emersa nel privato – commenta Carlo Mochi Sismondi, presidente di FPA – da un lato, oggi i lavoratori danno meno importanza al ‘posto fisso’ in favore di aspetti come benessere, motivazione, formazione o lavoro agile. Dall’altro, in una scarsità di personale qualificato, si evidenzia una nuova competizione tra pubblico e privato sui profili tecnici e tra amministrazioni, a causa dell’ingorgo di concorsi”.
Nel 2021 gli assunti per concorso sono stati oltre 150.000, ma l’8,6% era già un dipendente pubblico. Dal suo esordio alla fine del 2021 e fino a metà marzo 2023 sul portale InPA (che dal 31 maggio del 2023 diverrà l’unico canale per la pubblicazione dei bandi di concorso), si contano 2.210 bandi (767 procedure ancora aperte, 1.443 chiuse) per un totale di 34.860 posti, di cui 1.000 banditi nel 2021, 14.630 nel 2022 e 19.230 nel 2023. Dei posti messi a bando, il 4% sono per incarichi di collaborazione, il 24% per assunzioni a tempo determinato, il 72% per assunzioni a tempo indeterminato.