Le tende, simbolo della protesta degli studenti contro il caro affitti, sono comparse anche davanti alle sedi delle Regioni. A Milano una delegazione di studenti del collettivo “Cambiare Rotta” si è presentato ai piedi di Palazzo Lombardia per chiedere l’istituzione di un tavolo nazionale di confronto tra le organizzazioni studentesche, il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Conferenza delle regioni e delle province autonome. Una mobilitazione, che ha interessato tante città d’Italia, per chiedere l’abolizione della legge 431/98 e la reintroduzione dell’equo canone; un protocollo d’intesa tra il MUR e gli Enti Regionali per l’aumento di studentati pubblici e la requisizione dello sfitto inutilizzato pubblico e privato. “Basta finanziare con soldi pubblici privati e speculatori”, sottolineano gli studenti a poche ore dalla notizia della decisione del governo di ritirare l’emendamento per sbloccare i 660 milioni di euro per gli alloggi degli studenti, annunciando però l’intenzione di presentarlo nel successivo decreto. Una scelta, giustificata dal governo per evitare rischi di inammissibilità, che è stata molto criticata dagli studenti.