“Basta alle passerelle e alle commemorazioni ipocrite dei martiri di questo Paese”. Così viene annunciato il corteo per il 31esimo anniversario della strage di Capaci a Palermo. Una manifestazione alternativa alle commemorazioni per dire “basta al silenzio di Stato sulle stragi e gli omicidi che hanno segnato la nostra storia, basta a una narrazione deviata della lotta alla mafia, che non ci rappresenta”.

Una manifestazione dal titolo “Non siete Stato voi, ma siete stati voi”, che è promossa dal cartello di associazioni Coordinamento 23 maggio e dalla Cgil di Palermo: “L’anniversario delle stragi di mafia oltre che essere un momento di ricordo e di memoria torna a essere l’occasione per una mobilitazione in cui il sindacato e le associazioni scendono in piazza per mettere al centro il tema dei diritti, del lavoro e della giustizia sociale”, dichiarano il segretario generale della Cgil a Palermo, Mario Ridulfo, e il responsabile del dipartimento Legalità del sigla sindacale, Rosario Rappa.

Il corteo partirà dalla facoltà di Giurisprudenza alle 15 del 23 maggio, per arrivare all’albero di Falcone per il minuto di silenzio alle 17.58, orario in cui esplose l’ordigno che mise fine alla vita di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. “La lotta alla mafia non può essere delegata ad uno o due giorni l’anno in cui da Roma si viene a Palermo per la passerella”, indica Jamil El Sadi, di Our Voice, una delle associazioni promotrici.

“La città è governata da Roberto Lagalla, la Regione da Renato Schifani, entrambi sono stati sostenuti da Totò Cuffaro e Marcello Dell’Utri, legittimamente, ma ancora aspettiamo che il sindaco e il presidente della Regione prendano le distanze da due condannati per reati di mafia”, continua El Sadi. E sottolinea: “La lotta alla mafia deve essere una lotta popolare e deve riguardare i diritti, l’ambiente, deve includere la lotta per i diritti fondamentali e non può essere relegata a una frangia che ipocritamente dopo le passerelle, torna a Roma dove prova a smantellare l’impianto legislativo che è alla base della lotta alla mafia”. Un corteo che le associazioni non a caso definiscono di “resistenza popolare per un’antimafia intersezionale”. El Sadi prosegue: “Al termine della commorazione all’albero di Falcone seguirà l’isola Antimafia in via Francesco Lo Jacono, qui ci saranno le bancarelle di tutte le nostre associazioni dove spiegheremo come partecipare attivamente alla lotta alla mafia”.

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Ridulfo e Rappa aggiungono: “Con questa iniziativa, nata nell’ambito delle commemorazioni del 23 maggio, diamo vita a una manifestazione alternativa che lega insieme lotta alla mafia e diritti. Temi centrali che per noi rientrano nel programma di mobilitazione più generale dei lavoratori in corso nel Paese e che vedrà la partecipazione della Cgil Palermo alla manifestazione nazionale del 20 maggio a Napoli”. Il corteo partirà dalla facoltà di Giurisprudenza alla 15, per poi fare una prima tappa in piazza Verdi (ore 16), una seconda tappa in piazza Politeama (ore 16.30), una terza tappa in piazza Crispi (ore 17). Per poi arrivare alle 17.58 all’albero di Falcone. Alle 18.30, infine, l’appuntamento all’Isola Antimafia, in via Francesco Lo Jacono.

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