Nei primi tre mesi del 2023 l’economia russa ha accusato una contrazione dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Lo comunica, in base ad una stima preliminare l’agenzia statale russa per le statistiche Rosstat. I dati si sono rivelati “migliori” rispetto alle precedenti proiezioni della Banca di Russia e del Ministero dello sviluppo economico, che prevedevano rispettivamente un calo del 2,3% e del 2,1% . La banca centrale russa ha affermato di attendersi un’accelerazione della crescita economica della nazione nel secondo trimestre di quest’anno.

Mosca limita le informazioni che vengono diffuse sull’andamento dell’economia per ragioni strategiche. Secondo le stime del Fondo monetario internazionale il Pil russo dovrebbe crescere nell’intero 2023 dello 0,7% (dopo il – 2,1% del 2022) mentre nel 2024 è previsto un incremento dell’1,3%, in linea con il gruppo delle economie occidentali. Buona parte dell’economia russa è legato al settore dei beni energetici che generano il 56% dell’export e finanziano il 39% del budegt pubblico. La seconda parte del primo trimestre 2022, seguita all’invasione dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio, fu caratterizzata da prezzi di gas e petrolio particolarmente elevati. Difficile quantificare il peso delle sanzioni che hanno ridotto significativamente le esportazioni verso i paesi occidentali che sono però state compensate dal riposizionamento di Mosca verso nuovi mercati.

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