Cronaca

Psichiatra accompagna in ospedale paziente che l’aveva minacciata con una pistola

Le violenze nei confronti degli operatori sanitari sono ormai un fenomeno. Senza contare il caso di Barbara Capovani, la psichiatra aggredita a morte da un paziente. A Napoli proprio una psichiatra dopo essere stata minacciata con una pistola, all’arrivo della polizia ha deciso di accompagnare l’uomo in ambulanza fino all’ospedale perché potesse essere visitato. È accaduto al Centro di Salute mentale di Secondigliano a Napoli. Vittime dell’uomo una professionista in servizio nella struttura sanitaria e un’infermiera che riuscite a scappare al piano di sopra e a chiedere aiuto. Sul posto sono arrivati in breve tempo gli agenti della Polizia di Stato. Si è proceduto al ricovero del paziente che ha problemi psicopatologici.

“La nostra dottoressa, ancora sotto shock, ma con un grande spirito di servizio – dice il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva – ha accompagnato il paziente in ambulanza sino all’Ospedale del mare. Un comportamento encomiabile che, ancora una volta, la dice lunga sulla professionalità e sulla qualità umana del nostro personale”. Verdoliva, oltre a ribadire il proprio sostegno e la vicinanza della direzione strategica a quanti subiscono violenza in servizio, ringrazia anche le forze dell’ordine per il lavoro che ogni giorno svolgono “rendendo più sicuri i presidi”. Anche nel corso del trasporto verso l’Ospedale del mare, sottolinea l’Asl, “il paziente ha tenuto atteggiamenti” non consoni nei confronti della psichiatra. L’uomo è stato visitato al Pronto Soccorso dell’Ospedale del mare e poi ricoverato nel reparto psichiatrico di diagnosi e cura del presidio ospedaliero San Giovanni Bosco per ulteriore approfondimento psicodiagnostico.
I direttori delle Unità di Salute Mentale di Napoli – unitamente al direttore del Dipartimento di Salute Mentale – si riuniranno stamattina presso il Centro di Salute Mentale dì Secondigliano per esprimere sostegno alla collega e fare il punto della situazione. “Abbiamo messo a disposizione della nostra dottoressa un avvocato penalista per sporgere querela di parte e siamo pronti a costituirci parte civile in un eventuale processo”.