“Manca un paio di mesi a quando 800mila famiglie perderanno di punto in bianco il reddito di cittadinanza e si ritroveranno col sedere per terra. Spero che M5s e Pd non aspettino che la gente scenda in piazza, ma che ce la portino in piazza, perché quello che è emerso nel decreto Lavoro approvato lo scorso primo maggio è uno scandalo“. Sono le parole del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, che a Otto e mezzo (La7) fa riferimento alla denuncia del senatore del M5s, Ettore Licheri: nel decreto Lavoro il governo Meloni ha infilato un finanziamento straordinario di 14,5 milioni di euro a favore delle industrie militari della Difesa per la produzione di munizioni di piccolo e grosso calibro.
Travaglio spiega: “Nel decreto che taglia il reddito di cittadinanza a 800mila famiglie il governo è riuscito a trovare una vagonata di milioni da devolvere alle industrie italiane che producono armamenti e munizioni. E questo ricorda il voto dell’altro giorno in Ue, che purtroppo ha visto i 5 Stelle e il Pd divisi, perché incredibilmente il Pd, insieme a tutti gli altri gruppi, esclusi la sinistra e il M5s, ha votato per la procedura d’urgenza – continua – che autorizza gli Stati a prendere fondi del Pnrr e di coesione, che dovrebbero andare alle politiche sociali, per darli alle industrie che producono armamenti per l’Ucraina. Il Pnrr, che io sappia, era stato costruito e pensato per aiutare l’Europa a uscire tutta insieme dall’emergenza Covid e a sostenere le persone che erano rimaste indietro, non a finanziare le industrie di armamenti”.
Il direttore del Fatto conclude: “Quindi, su questo credo che nel Pd dovranno fare ancora un po’ di strada, perché altrimenti alla fine, dato che i soldi sono fungibili, la gente continuerà a provare antipatia per la causa ucraina, che stiamo cercando in tutti i modi di far diventare antipatica perché stiamo continuando a dare l’impressione che l’unica voce per cui ci sono sempre i soldi è quella delle armi. Non è che se togli soldi al reddito di cittadinanza e li dai alle industrie delle armi, la gente non se ne accorge”.