Uno spray anti-orso ai forestali. I casi di cronaca che hanno riguardato i plantigradi in Trentino Alto-Adige e in particolare la morte del runner Andrea Papi ad aprile hanno sollevato non solo un dibattito sulla convivenza tra umani e orsi, ma anche spinto le autorità a cercare soluzioni meno definitive degli abbattimenti così come era stato deciso per l’orsa ritenuta, probabilmente per errore, responsabile dell’aggressione. “Il ministero dell’Interno è favorevole ad un’iniziativa normativa che attribuisca agli agenti forestali la possibilità di dotarsi di spray anti-orso” ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, rispondendo al question time alla Camera, al posto del ministro Matteo Piantedosi, impegnato per l’alluvione in Emilia-Romagna. Gli spray, ha aggiunto Ciriani, “sono usati in diversi Paesi in aree con presenza di orsi per evitare l’impiego di armi da fuoco che pare eccessivo”. Questi dispositivi, ha aggiunto, “sono da qualificarsi come armi ed è prudente che siano usati da personale specializzato e appositamente addestrato”.
Un’iniziativa normativa in merito, ha ricordato Ciriani, “è già definita. Si attribuisce la facoltà di usare lo spray ai corpi forestali degli enti territoriali interessati dal fenomeno. È auspicabile che la proposta sia sottoposta all’esame del Parlamento nel primo veicolo normativo utile in tempi brevi”. Il ministro ha poi spiegato che l’uso di armi da fuoco contro gli orsi “è eccessivo, perché mette a repentaglio la vita degli animali ed anche pericoloso perché in caso di ferimento potrebbero stimolarne una maggiore aggressività”. La sostanza impiegata negli spray, la capsaicina, ha aggiunto, “è indicata da un rapporto della Commissione europea del 2015 in merito alle raccomandazioni per la gestione dei plantigradi”.