Nell’Emilia Romagna devastata dalle alluvioni inizia una prima, provvisoria conta dei danni. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini, ospite di Agorà su Rai Tre, li ha quantificati al momento in “qualche miliardo di euro”, aggiungendo che serve un commissario straordinario e norme per accelerare la ripartenza, oltre a proroghe delle scadenze fiscali e delle rate dei mutui. Ma secondo le associazioni degli agricoltori solo fra Forlì e Rimini i campi hanno subito un impatto da un miliardo e mezzo. In Romagna e nel Bolognese infatti le piogge e le esondazioni di 21 fiumi hanno messo a soqquadro uno dei principali distretti ortofrutticoli italiani e le campagne.

Sono finite sott’acqua oltre cinquemila aziende agricole con serre, vivai e stalle dove si contano animali affogati e decine di migliaia di ettari allagati di vigne, kiwi, susine, pere, mele, ortaggi e cereali e strutture di lavorazione dei prodotti agricoli, secondo il monitoraggio della Coldiretti. Ci sono difficoltà anche a garantire l’alimentazione degli animali allevati anche perché è stato compromesso il foraggio e manca l’acqua per abbeverarli nelle zone collinari con problemi di viabilità per i danni alle infrastrutture rurali a causa di frane e smottamenti. “Il settore più colpito è quello dell’ortofrutta con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che “soffoca” le radici degli alberi fino a farle marcire e il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive. Si rischia di mandare in crisi una intera filiera. La produzione lorda vendibile dell’ortofrutta vale nella regione 1,2 miliardi di euro” sottolinea la confederazione agricola, secondo la quale “i danni sono incalcolabili in attesa del deflusso delle acque”

Con l’alluvione “c’è una fetta enorme dell’eccellenza romagnola che viene spazzata via”, dice Luigi Bosi, vice presidente dei Giovani di Confagricoltura Emilia-Romagna. Nella sua azienda agricola, ‘L’orto di Gigi’ a Boncellino, frazione di Bagnacavallo, nel Ravennate, produce frutta e verdura in modo sostenibile. Adesso, per la seconda volta in meno in 15 giorni, i suoi campi sono invasi dall’acqua. “Subire due alluvioni in così poco tempo è un record. La situazione da noi è drammatica. La mia azienda agricola è nella zona di Bagnacavallo ed è stata colpita anche dall’alluvione di due settimane fa, ma questa volta l’area colpita è 50 volte più grande e riguarda l’intera provincia di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini. I danni in campagna sono enormi. Le piante che venivano da un forte periodo di stress perché hanno avuto le radici a bagno. L’acqua era appena defluita e torniamo nella stessa condizione. In questo modo c’è la probabilità molto alta che le piante muoiano. Per quanto riguarda gli ortaggi, invece, si vedono già dei campi morti”. Campi che “sono completamente invasi da fango, limo, ramaglie, tronchi, spazzatura”, prosegue. “Al momento come Confagricoltura si sta pensando ad una raccolta fondi per sostenere le aziende giovani della zona – dice – ma partirà tra qualche giorno”. Al governo, però, lui e gli altri agricoltori chiedono “iniziative concrete fina da subito – sottolinea – perché abbiamo bisogno che vengano messi in campo tutti gli strumenti necessari per salvare le nostre aziende”. “Oltre all’agricoltura – conclude – c’è tutto il sistema economico che è in sofferenza. Se in Romagna l’agricoltura affonda, è tutto il territorio che va in difficoltà”.

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Alluvione Emilia-Romagna, a Lugo le auto guadano le strade trasformate in fiumi – Video

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