Prosegue la discesa del prezzo del gas che torna sotto i 30 euro al megawattora per la prima volta dal novembre del 2021. Nella giornata odierna il calo delle quotazioni ad Amsterdam, mercato di riferimento per l’Europa, è del 6%. Dall’inizio dell’anno i prezzi si sono più che dimezzati e sono circa un decimo rispetto al picco raggiunto alla fine della scorsa estate. Trascorso l’inverno, insolitamente mite, le riserve dei paesi europei sono rimaste su valori rassicuranti. La media di riempimento degli stoccaggi dell’Unione europea è del 64% (Germania 70,5%, Italia 70,4%). Si tratta di un valore molto alto per questa stagione che lascia intendere che i mesi estivi non saranno caratterizzati dalla stessa corsa agli approvvigionamenti che aveva contraddistinto quella del 2022. Inoltre sono ormai a regime le line di approvvigionamento alternative alla Russia, in particolare Stati Uniti e Qatar, che mantiene al minimo i flussi verso l’Europa.

I prezzi del gas rimangono comunque al di sopra della media storica, seppur in maniera molto ridimensionati rispetto alla fasi più acute della crisi energetica innescata dall’invasione dell’Ucraina. Per una parte delle famiglie italiane i benefici in bolletta sono stati per ora vanificati dalla decisione del governo Meloni di rimuovere le agevolazioni che erano state introdotte dall’esecutivo Draghi. Tuttavia, se protratta, la tendenza dovrebbe iniziare a portare un sollievo anche per questa tipologia di utenti e ridurre le pressioni inflazionistiche che hanno causato nell’ultimo anno forti rincari per quasi tutti i tipi di prodotti.

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