Secondo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, la pena adatta per la Juventus in caso di colpevolezza non è la penalizzazione in classifica, ma sarebbe “il sequestro dello stadio“. Lunedì 22 maggio la Corte d’Appello Federale deciderà quanti punti togliere ai bianconeri riguardo al caso plusvalenze. Il ministro leghista ne ha parlato a margine di un convegno al Foro Italico: “In termini prettamente economici, se la Juventus ha fatto un falso in bilancio perché gli devo togliere punti? Se ragionassi come l’Agenzia delle Entrate o la guardia di finanza gli sequestro lo stadio visto che è l’unica squadra che ha fatto lo stadio di proprietà, gli creo un danno economico su questo”.
Il discorso di Giorgetti è nel complesso una critica al funzionamento della giustizia sportiva: “Va ripensato un po’ tutto il sistema sennò diventa un casino“, ha dichiarato. E ancora: “Un sistema concepito negli anni Sessanta e Settanta non può più funzionare“. “La cosa più antipatica è che si arrivi a tifare per questo o quel giudice sportivo, siamo a livelli parossistici della vicenda. È un vero peccato perché la domanda del calcio è talmente articolata e varia che si dovrebbe fare uno sforzo collettivo per ripristinare un pò di correttezza nei comportamenti, nei commenti”, ha aggiunto ancora Giorgetti.
Il ministro dell’Economia, da segretario del Consiglio dei Ministri del governo Conte 1 con delega allo Sport, aveva provato a riformare il sistema sportivo. E ora vuole rivendicare la correttezza delle sue intenzioni: “Avevamo avviato un percorso in parallelo con Sport e Salute, una prospettiva di riforma, avevamo auspicato che il sistema dello sport riuscisse in qualche modo ad autoriformarsi però è complicato”, ha voluto sottolineare Giorgetti, secondo il quale “non è possibile che i giudici sportivi vengano eletti insieme a chi vince nelle federazioni, che i presidenti poi si nominano i giudici federali“. “Parlo da rappresentante dello Stato, abbiamo Consiglio di Stato, avvocati dello Stato, consiglieri della Corte dei Conti che poi sono impegnati in faticosissimi processi sportivi gratuitamente, ognuno deve fare il suo mestiere”, ha concluso Giorgetti.