Puntare sullo stesso genere con un nuovo volto, lanciare un format nuovo o spostare un titolo forte nella serata festiva? Tante ipotesi in campo
L’uscita di Fabio Fazio ha generato polemiche. È stato cacciato o ha lasciato volontariamente? Si dibatte ma la certezza è che il conduttore savonese da settembre sbarcherà su Nove proprio la domenica sera. La Rai ora ha un problema da risolvere: cosa andrà in onda al posto di “Che tempo che fa“? Rai3 perde il programma più visto, una media vicina al 12%, e si ritroverà un competitor in più, lo stesso Fazio.
Puntare sullo stesso genere con un nuovo volto, lanciare un format nuovo o spostare un titolo forte nella serata festiva? Tante ipotesi in campo. Secondo diversi fonti sarebbe al vaglio l’idea Alessandro Cattelan, volto dei late show prima a Sky e poi in Rai. Nel curriculum “X Factor“, “Eurovision“, la prova deludente con “Da Grande” e la stabilità ritrovata con “E poi c’è Cattelan“. Con un profilo non giornalistico e più votato all’intrattenimento: “Non so ovviamente nulla. Ieri mi hanno mandato un trafiletto che diceva ‘la tv della destra’ con la mia faccia, l’ho trovato un po’ forte come accostamento”, ha scherzato Cattelan a “Viva Rai2“.
“E poi c’è Cattelan al posto di Fazio? La domenica è il giorno che il Signore ha destinato al riposo e alle partite di calcio”, ha aggiunto il presentatore poi coinvolto in una gag dal padrone di casa. Quest’ultimo convinto della bontà della scelta: “Roberto Sergio prendilo. Al di là dello scherzo per me è sì. È la strada, sarebbe perfetto”, ha concluso Fiorello.
Secondo il quotidiano “La Stampa” la nuova targata Meloni avrebbe messo nel mirino “Report“: “L’idea è di sfruttare l’addio di Fazio e di spostare il programma di inchiesta condotto da Sigfrido Ranucci dalla serata di lunedì a quella di domenica. Vista da fuori sembrerebbe una promozione nella “serata nobile” della settimana”, scrive il giornale diretto da Massimo Giannini. Una finta promozione perché lo spostamento alla domenica potrebbe portare a una perdita di ascolti importante, considerando l’affollamento di programmi previsti: “Roberto Sergio per indorare ulteriormente la pillola sembra voglia offrire un’ora in più di programma a Report, che inizierebbe così alle 20, proprio come Che tempo che fa. Ottanta minuti in più su cui spalmare il proprio pubblico: anche qui si nasconde il pericolo di perdere qualcosa in termini di share, indebolendo ulteriormente la posizione del programma. Ma tutto infiocchettato, e senza epurazioni“, conclude La Stampa.
Il Corriere della Sera ha accennato anche all’ipotesi Paolo Bonolis. Una strada, almeno per quest’anno, non percorribile. Il conduttore, pure abituato a grandi cachet, proprio in queste settimane sta registrando le nuove puntate di “Ciao Darwin” in onda in autunno su Canale 5, oltre ad avere nel cassetto puntate inedite di “Avanti un altro“. Giletti prima della chiusura di “Non è l’Arena” era a un passo da Viale Mazzini, la cancellazione della trasmissione e tutte le polemiche hanno aperto un’altra partita, allontanando il giornalista. Per un suo ritorno in Rai, magari proprio al posto di Fazio la domenica sera, spinge la Lega di Matteo Salvini ma Giletti ha estimatori anche dalle parti di Fratelli d’Italia, in primis l’amico Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura. Secondo il sito Dagospia l’operazione sarebbe però ostacolata da Forza Italia.
Nicola Porro piace alla nuova Rai e al governo Meloni, il contratto che lega il giornalista a Mediaset scadrà a fine giugno. Il conduttore di “Quarta Repubblica” percepisce un cachet molto elevato, lontano dagli standard del servizio pubblico. Anche il suo nome è stato accostato alla domenica sera di Rai3 ma dovesse passare sulle reti Rai sarebbe molto più probabile l’arrivo su Rai2 per condurre un talk show in onda al giovedì sera. Tanto rumore, poche certezze. Chi la spunterà?