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Sposina perde la fede nell’Oceano e la ritrova grazie a Facebook: “È stato stupefacente”. La storia ha dell’incredibile

La storia della fede di Licia Pietroluongo è una favola che con la sua magia ha avuto il potere di unire due coppie incantando il web

di F. Q.

La prova tangibile che caratterizza lo scambio delle promesse durante il matrimonio sono le fedi, queste hanno da sempre qualcosa di magico, infatti, già gli antichi egizi utilizzavano l’anulare sinistro come simbolo dell’amore perché credevano che da quello passasse la vena che si irradia al cuore portando così, le coppie ad essere per sempre legate. Ma il potere dell’amore è davvero così forte? Stando alla storia dei novelli sposi Gaetano Rossi e Licia Pietroluongo sembrerebbe di sì.

Gaetano e Licia si erano sposati a Cassino in provincia di Frosinone lo scorso 24 aprile e come luna di miele aveva optato, prima di dover raggiungere i parenti di lei in Canada, di andare in un resort sull’Oceano in Messico. Qui, però, mai si sarebbe immaginata di vivere un evento così triste: con un tuffo la preside del liceo classico ‘Carducci’ di Cassino ha perso la fede. Vani sono stati i tentativi di ricerca e il momento di partire per il Quebec era giunto, così gli sposini sono partiti lasciando tra i coralli il tesoro di Licia. “Ho capito subito che si trattava di un anello, era proprio come il ‘Signore degli Anelli’. Potevo letteralmente vederlo che giaceva sul fondo dell’oceano”: queste le parole pronunciate al Toronto Star da Karen Bratt, colei che con un’immersione il primo maggio ha scovato l’anello della preside che era arrivato ad una profondità di 5 metri. Subito lei e suo marito Keith, per non disturbare i coralli e le creature marine, hanno chiamata una guida locale per recuperarlo. Una volta tratto in salvo Karen ha avuto modo di leggere: “Lucia Pietroluongo, 24 aprile 2023”. La storia inizia già qua a dipingersi di magia perché una fede dorata è riuscita a legare due coppie: una di giovani sposi italiani e l’altra di lunga data, trent’anni di matrimonio, di origine canadese che nello stesso giorno hanno fatto il viaggio al contrario.

Ma la favola non si conclude qua. La coppia canadese commossa dal ritrovamento inizia una lunga ricerca tra i villeggianti del resort, ma le persone erano troppe e Gaetano e Licia erano già partiti. Ma non si sono arrisi. L’11 maggio, Bratt ha fatto ricorso al potere dei social media e su Facebook ha pubblicato le foto dell’anello facendo partire una vera e propria caccia internazionale. Il post in poco tempo è diventato virale ed è stato condiviso più di 200 mila volte, con migliaia di commenti. Quando, improvvisamente, avviene il miracolo dell’amore: dopo 48 ore e a più di 4 mila chilometri di distanza, Licia dal Canada si imbatte nel post su Facebook, e scoppiata in lacrime comincia ad esclamare: “L’anello! L’anello! Hanno trovato l’anello!”. Subito la famiglia di lei, nonostante il suo ritorno in patria, si è messa in contatto con la coppia canadese e con l’aiuto della cugina Anna Carlomusto, nel ruolo di traduttrice, è stato possibile il dialogo tra le due coppie. Confessa Karen: “Ho quasi pianto. È stato stupefacente. Una conversazione bellissima. Erano felici!”. Bratt ha già provveduto a spedirlo ai parenti della Pietroluongo, dall’Alberta al Québec, ma Licia per poterlo avere con sé dovrà aspettare giugno quando suo cugino lo porterà in Italia con sé, ma saperlo al sicuro è già un solliev0 per lei.

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