Politica

Ballottaggio Pisa, Martinelli non ‘chiede’ i voti (forse decisivi) della sinistra: “Parliamo agli elettori”. Ma in un anno l’8% è andato a destra

“Andremo a chiedere i voti all’elettorato, non ai partiti”. Il candidato del centrosinistra a Pisa, Paolo Martinelli, che ha strappato per un pugno di voti la possibilità di andare al ballottaggio con il sindaco uscente Michele Conti (centrodestra), non cede alla tentazione di cercare voti nelle formazioni che si collocano più a sinistra, sostenute da una buona fetta di elettori della città della Torre Pendente. Voti che sarebbero fondamentali per diventare competitivi al ballottaggio, dato che la destra ha portato a casa il 50% circa delle preferenze, mentre il centrosinistra si è fermato al 41,1%: il 6,7% della lista Unione Popolare-Una città in Comune rimetterebbe in gioco tutto.

La coalizione di centrosinistra deve fare i conti con dei dati dei flussi molto indicativi: l’astensione è salita al 44%, due punti percentuali in più rispetto al 2018, alimentata dal crollo del Movimento 5 Stelle che nella città toscana ha deciso di correre insieme al Pd. Un esperimento che non ha premiato: se per i Dem il sostegno è rimasto pressoché invariato, i pentastellati sono passati dal 10% al 3%. Inoltre, come spiega l’Istituto Cattaneo nella sua analisi dei flussi, circa l’8% dei sostenitori del centrosinistra alle Politiche 2022 è passato alla destra, un dato allarmante per Martinelli: ” I 5 Stelle – si legge – sono defluiti in buona parte verso l’astensione, mentre una buona quota di elettori che alle Politiche 2022 avevano votato per Azione-Italia Viva ha sostenuto il candidato del centrodestra. Va notato che la stessa strada è stata presa da una quota non marginale di elettori che avevano votato per la coalizione formata da Pd, Sinistra e +Europa (elettori che conferiscono al candidato a sindaco di centrodestra circa 8 punti percentuali sui voti validi del 2023)”.

È a partire da questi numeri che i voti del candidato Francesco ‘Ciccio’ Auletta (Unione Popolare-Una città in Comune) potrebbero diventare fondamentali per le speranze del centrosinistra di scavalcare il sindaco uscente. Ma tra le parti non c’è stato alcun contatto: “I numeri dicono che siamo noi il terzo polo – spiega Auletta a Ilfattoquotidiano.it – Già oggi posso annunciare che ci siederemo all’opposizione di qualsiasi giunta perché siamo innanzitutto un movimento alternativo alle due coalizioni ed è per questo che i nostri sostenitori ci hanno votato. Questa tesi è supportata, come dicono i numeri, dal crollo del M5s“. E quando gli si chiede se ci sia stato un avvicinamento da parte del centrosinistra per cercare di trovare un incontro su alcuni punti programmatici, in cambio di un sostegno al ballottaggio, risponde secco: “Nessun contatto, non siamo certo noi a dover andare da loro ad avanzare proposte. Detto questo, ribadisco il nostro essere alternativi alle posizioni di entrambe le parti. D’altra parte, su temi per noi importanti come la base militare a Coltano centrodestra e centrosinistra sono su posizioni simili, ma opposte alle nostre”. Indicazione di voto? Nemmeno a parlarne: “Non siamo proprietari del voto dei nostri sostenitori, quindi non daremo alcuna indicazione. L’unica cosa che sappiamo è che ci aspettano 5 anni di opposizione”.