Cultura

La Biblioteca Malatestiana di Cesena infiltrata dall’acqua. Giardini, musei e palazzi danneggiati dall’alluvione

di F. Q.

La devastante alluvione che sta martoriando l’Emilia-Romagna non ha risparmiato l’arte: giardini storici, musei, biblioteche, palazzi antichi sono stati rovinati dagli allagamenti e dalle frane. La Regione è al lavoro per la ricognizione al patrimonio culturale e per quantificare i danni che si preannunciano ingenti. Tra le situazioni che destano maggior apprensione ci sono luoghi simbolici e dal valore inestimabile come la Biblioteca Malatestiana di Cesena, visitata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella una decina di giorni fa e dove si sono registrate infiltrazioni, e Casa Fellini di Gambettola, sempre in provincia di Forlì-Cesena, con criticità importanti. “Ora è il momento di pensare alle persone, la solidarietà ai familiari delle vittime e il sostegno fattivo agli sfollati. Poi avvieremo un monitoraggio dei danni al patrimonio artistico dell’Emilia Romagna e pianificheremo gli interventi necessari. Quando sarà possibile, senza intralciare i soccorsi, gli esperti del Ministero si recheranno nei Comuni colpiti” dice il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano accogliendo comunque “positivamente l’idea del sottosegretario Gianmarco Mazzi di organizzare un evento musicale per sostenere le popolazioni”.

Un’altra situazione critica riguarda Faenza, fortemente colpita dall’esondazione dal Lamone: il Museo Guerrino Tramonti ha subito gravi danni all’edificio, con allagamento del deposito seminterrato, 1.800 opere fra ceramiche e tele. Il Mic-Museo Internazionale della Ceramica si è reso disponibile per dare ospitalità al patrimonio. Danni anche al Museo Zauli, allagato al piano terra e nella cantina dove si conservano le argille di Carlo Zauli. Nella Biblioteca Manfrediana l’acqua ha raggiunto un metro di altezza.

In Appennino molti e significativi i problemi in parchi e giardini storici. A Casola Valsenio, nel Giardino del Cardello – Casa Oriani è tracimato il laghetto, ci sono stati smottamenti e sradicamento di alberi, così come a Brisighella, in provincia di Ravenna, nel Giardino di Villa Ginanni Fantuzzi. Mentre a Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena, il Giardino di Palazzo Fantini è minacciato da numerose frane e smottamenti nella zona. Nel Ravennate, a Lugo, l’Archivio Fotografico è andato sott’acqua con parziale pregiudizio per i beni e l’acqua ha raggiunto in modo pesante anche il Teatro Rossini. A Classe, il Museo di Classis è stato temporaneamente attrezzato come hub per accogliere la popolazione sfollata dalle case. A Bagnacavallo, già nella prima ondata di inizio maggio, il Museo delle Cappuccine aveva registrato l’allagamento del deposito con il danneggiamento di sei affreschi. A Forlì, preziose cinquecentine al Seminario Nuovo sono state raggiunte dall’acqua e dal fango e si stanno predisponendo le operazioni per metterle in salvo. Anche Bologna, nei Giardini di Villa Spada, si registrano danni a causa di una frana, mentre la biblioteca è chiusa già da alcuni giorni. E sempre nel capoluogo, infine, si registrano danni al Museo Medievale dove si è allagato il piano interrato, senza comunque danni alle opere.

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