Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, dopo 45 giorni di ricovero, è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato dal 5 aprile scorso per curare un’infezione polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonocitica cronica. L’auto con a bordo l’ex premier, seduto accanto alla compagna Marta Fascina, è uscita dal civico 60 di via Olgettina. Il Cavaliere, dopo i primi 12 giorni trascorsi in terapia intensiva, è stato poi trasferito in un reparto di degenza ordinaria nel padiglione Q del San Raffaele. Non ha rilasciato alcuna dichiarazione, ma ai giornalisti e alle persone che lo attendevano assiepati fuori dal cancello di via Olgettina, ha fatto un saluto con la mano. Da qualche giorno si vociferava delle sue imminenti dimissioni; voci che sono diventate più insistenti dopo i due video registrati in occasione della convention di Forza Italia, il 5 e 6 maggio e delle elezioni amministrative dello scorso weekend, seguite dalle visite della premier Giorgia Meloni e del leader della Lega Matteo Salvini, domenica scorsa.
In serata, Berlusconi ha diffuso un messaggio: “Grazie a Dio e a tutti voi che non mi avete fatto mai mancare la vostra vicinanza, il vostro calore e il vostro affetto affetto, non mi sono mai sentito solo e ho continuato a nutrire speranza e fiducia”, si legge. “L’incubo è finito e, dopo aver letto i tantissimi messaggi di auguri ricevuti, mi sento di ringraziare ognuno di Voi che ha ritenuto di dedicarmi un pensiero affettuoso. Viva la vita, sempre!”.
Dopo essere stato trasferito in degenza ordinaria domenica 16 aprile e una volta risolta l’infezione respiratoria, i medici avevano infatti proseguito le cure per la malattia ematologica e i controlli costanti dei parametri. In queste ore la nuova ipotesi di dimissioni è diventata certezza. L’ex premier (che nel settembre del 2020 era risultato positivo al virus Sars-CoV-2 e aveva sviluppato i sintomi del Covid-19, tra cui una polmonite bilaterale), quattro anni prima, nel giugno 2016, era stato operato sempre al San Raffaele con un intervento a cuore aperto per la sostituzione della valvola aortica e nel 2019 era stato operato per un’occlusione intestinale. In quest’ultimo ricovero causato da una polmonite, nel quadro della leucemia di cui soffre da almeno due anni, dopo aver trascorso 12 giorni di ricovero in terapia intensiva cardio-toraco-vascolare nell’ospedale milanese, era stato trasferito dai medici in una stanza di reparto di degenza ordinario, grazie al “costante miglioramento” del suo quadro clinico, così come era stato dichiarato nel loro ultimo bollettino dai professori Alberto Zangrillo e il primario Fabio Ciceri. Dall’ospedale aveva anche girato un videomessaggio, in occasione delle elezioni amministrative, ricordando ai cittadini “il dovere di andare a votare”.