“Siamo in una condizione tragica e credo che il peggio deve ancora venire”. Così il professor Alessandro Orsini nel corso della presentazione del suo nuovo libro “Ucraina. Critica della politica internazionale” (ed. Paperfirst) al Salone del Libro di Torino. Di fronte a centinaia di persone, Orsini ha ripercorso la storia delle relazioni tra la Russia e l’Occidente dal 1991 al 2022, ringraziando Il Fatto Quotidiano per “avergli dato ospitalità”. A margine dell’incontro, il professore si è poi soffermato sul ruolo del governo italiano: “Il mio atteggiamento verso il governo Meloni rimane critico perché non approvo la sua linea sull’Ucraina ma allo stesso resto speranzoso perché so che Forza Italia e la Lega non sono d’accordo con il modo con quale Biden sta portando avanti nella crisi Russa e Ucraina”. Spostando lo sguardo sull’opposizione, Orsini plaude a Conte considerato come “l’unico leader che ha il coraggio di sfidare le politiche della Casa Bianca sull’Ucraina” mentre Schlein “si è piegata alle logiche statunitensi” anche se “guardando la sua storia, mi son fatto l’idea che anche lei sia contraria alla guerra”. La segretaria però sa benissimo che “se vuole diventare presidente del Consiglio dovrà accettare le politiche della Casa Bianca in Ucraina”.
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