Il cambio climatico “non è un dogma”. E’ falso sostenere che il disastro che sta flagellando la Romagna “sia un fenomeno mai visto negli ultimi decenni, basti pensare al Polesine e all’alluvione di Firenze“. Polemica per le parole di Lucio Malan, capogruppo FdI al Senato, che mette in discussione l’emergenza climatica mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni fa “appello alla sua coscienza” ed è costretta a rientrare prima dal G7. E, soprattutto, mentre un’intera Regione è impegnata con istituzioni, protezione civile e decine di volontari per far fronte a una situazione senza precedenti. Per le opposizioni le frasi di Malan sono inaccettabili e lo hanno accusato di essere un “negazionista climatico“. Per Malan, “in ogni campo scientifico non esistono verità definitive, c’è sempre la ricerca”. Sul tema del cambio climatico “ci sono tante voci, a partire da quella di Franco Prodi, diverse dal pensiero diffuso dai media. Persino in teologia – sottolinea infine – s’è pronti alla ricerca, figuriamoci sul clima”.

Tra le prime reazioni, quella del Pd. “Le parole di Malan – attacca la capogruppo dem alla Camera, Chiara Braga – sono un classico esempio di propaganda negazionista. La peggiore l’abbiamo vista nell’America trumpiana. Presenta fatti in modo selettivo, elimina prospettive critiche e soprattutto nega la scienza”. Francesco Boccia, presidente dei senatori dem, sostiene che Malan neghi l’emergenza climatica, “dimostrata da studi e dati”, neghi “la scienza” e offenda “il buon senso, il nostro Paese e i cittadini che in queste ore stanno soffrendo in Emilia-Romagna”. Anche il Movimento Cinque Stelle stigmatizza in modo netto le parole di Malan. “Per l’ennesima volta – osserva il capogruppo 5s a palazzo Madama Ettore Licheri – un esponente della maggioranza mette in dubbio le evidenze scientifiche sul clima. Questa volta è Lucio Malan che, di fronte al disastro che sta colpendo l’Emilia-Romagna, non trova niente di meglio da fare che negare l’evidenza dei fatti”. Il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, non ha dubbi nel bollare Malan come “negazionista”. “Ricordo – prosegue – che il premio Nobel Parisi afferma che i cambiamenti climatici sono causati dall’attività umana, in particolare dalle emissioni di CO2. Con lui la stragrande maggioranza degli scienziati nel campo, mentre solo lo 0,034% dicono quello che sostiene Malan, con un rapporto 1/3000″. Quindi il leader Verde si chiede: “Giorgia Meloni condivide quello che dice il suo capogruppo?”

Infine il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni che associa l’intervento di Malan al tweet, poi cancellato, di Matteo Salvini, in cui il leader della Lega commentava nello stesso cinguettio l’alluvione in Emilia con la sconfitta del Milan all’Euroderby: “Fino ad oggi ero convinto che il premio Nobel per le stupidaggini dette sulla tragedia in Romagna sarebbe stato assegnato al ministro Salvini. Oggi mi tocca ricredermi”. Nel centrodestra non interviene nessuno, tranne il vicepresidente di Fdi al Senato, Salvo Sallemi, secondo cui Malan “non nega il cambiamento climatico, ma soltanto consiglia di evitare qualsiasi approccio dogmatico”. “Peraltro – conclude – la scienza insegna che la ricerca, la continua sperimentazione sono alla base delle scoperte scientifiche”.

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