“Noi non disponiamo di F16 per cui difficilmente possiamo partecipare al progetto: si parla di un eventuale addestramento di piloti ucraini, una decisione che non abbiamo ancora preso e che valutiamo con gli alleati”. Giorgia Meloni, intervenendo dal G7 di Hiroshima, non ha escluso nessuna strada a proposito della decisione degli Usa di dare il via libera all’addestramento dei piloti ucraini. La presidente del Consiglio, tra le altre cose, ha anche avuto un bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Che ha poi diffuso su Telegram un video insieme alla leader, accompagnato da un messaggio che parla proprio della difesa aerea: “È importante continuare il dialogo tra Ucraina e Italia sulle relazioni bilaterali”, ha detto. “Le parti hanno discusso del sostegno politico e di difesa dell’Italia all’Ucraina e dei primi risultati della visita in Italia del 13 maggio. Dobbiamo migliorare le nostre capacità di difesa aerea, compresa la formazione dei nostri piloti”.
Durante la conferenza stampa, la presidente del Consiglio, oltre ad annunciare il rientro in anticipo per andare in Romagna dove da giorni è in corsa una grave emergenza alluvioni, ha anche ribadito la posizione dell’Italia sulla guerra. “L’Ucraina sa di poter contare sul sostegno italiano a 360 gradi”, ha detto. “In questi due giorni abbiamo portato il nostro punto di vista”. E, parlando degli incontri tra i leader di questi giorni, ha detto: “Abbiamo parlato degli errori del passato, di come impostare i rapporti con il sud globale e come superare la narrativa dell’Occidente contro il mondo. Abbiamo parlato di intelligenza artificiale, tema legato alla democrazia: il rischio che corriamo è una società in cui il progresso sostituisce le capacità umane, telecrazie”. “Credo che dobbiamo continuare fare il nostro lavoro continuando a sostenere l’Ucraina, per quello che possiamo fare ma il grosso del lavoro lo stanno facendo gli ucraini”, ha dichiarato sottolineando che “se noi avessimo seguito quella propaganda” secondo cui ‘era una battaglia persa’, “se avessimo abbandonato l’Ucraina all’invasione, ora vedremmo il mondo nel caos”.
Nel corso della conferenza stampa Meloni ha anche risposto alle domande sulla Cina. “L’Italia è l’unica nazione del G7 ad aver sottoscritto il Memorandum” con Pechino sulla Via della Seta, ha detto, “ma non è il Paese europeo né occidentale ad avere i rapporti più stretti con la Cina. Il che vuol dire che si possono avere buone relazioni con la Cina senza per questo far parte di un piano strategico”. E ha aggiunto: “Penso che con la Cina dobbiamo dialogare senza fare l’errore di chiudersi ma nemmeno l’errore di non essere padroni delle proprie scelte e del proprio destino e di quello che può accadere”. Quella sul memorandum sulla Via della Seta “è una valutazione delicata, che comporta delle conseguenza, sulla quale bisogna coinvolgere vari attori del nostro sistema nazionale, non è una valutazione che posso fare io da sola. Bisogna fare una valutazione molto ponderata”. Meloni ha anche precisato di non avere “ricevuto nessuna pressione, il tema non è stato mai citato”.
La premier Giorgia Meloni ha infine annunciato da Hiroshima che il G7 2024 a guida italiana si terrà nella seconda metà di giugno, “dopo il voto europeo” previsto il 9-10, e che la sede sarà la Puglia.