Seconda giornata di lavori per il vertice G7 riunito ad Hiroshima, in Giappone. Del gruppo delle 7 principali economie al mondo fanno parte Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Giappone, Canada, Italia e Germania. I lavori si sono aperti con la sessione plenaria dedicata alla resilienza e alla sicurezza economica e nel pomeriggio si allargherà al confronto con i leader dei Paesi ospiti, invitati dalla presidenza giapponese a rappresentare le prospettive e gli interessi del cosiddetto Sud Globale. Al vertice partecipa anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ieri ha incassato il via libera degli Stati Uniti alla fornitura anche di caccia militari, F-16. Una mossa che, secondo Mosca, comporta “rischi colossali”.
La presenza del presidente ucraino Zelensky “può cambiare le carte in tavola” per l’Ucraina, ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron introducendo un incontro bilaterale tra i due capi di Stato. “È un’opportunità unica” per Zelensky di parlare con i suoi alleati del G7, ma anche di perorare la causa dell’Ucraina contro l’invasione russa presso i leader dei Paesi del Sud invitati al vertice, ha detto Macron, concludendo che la presenza del leader ucraino “può essere una svolta”. L’India farà “tutto il possibile” per trovare una soluzione al conflitto russo-ucraino. Lo ha assicurato il primo ministro indiano Narendra Modi a Zelensky, durante un incontro a margine del vertice. “Comprendo pienamente la sua sofferenza e quella del popolo ucraino. Posso assicurarle che per risolvere (questa guerra, ndr), l’India e io personalmente faremo tutto il possibile”, ha detto Modi. Zelenski ha avuto stamane anche un colloquio con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “È importante continuare il dialogo tra Ucraina e Italia sulle relazioni bilaterali. Le parti hanno discusso del sostegno politico e di difesa dell’Italia all’Ucraina e dei primi risultati della visita in Italia del 13 maggio. Dobbiamo migliorare le nostre capacità di difesa aerea, compresa la formazione dei nostri piloti” ha scritto il leader dell’Ucraina su Telegram dopo il faccia a faccia.
L’attacco alla Cina – “Esprimiamo seria preoccupazione per la coercizione economica e chiediamo a tutti i paesi di astenersi dal suo uso, che non solo mina il funzionamento e la fiducia nel sistema commerciale multilaterale, ma viola anche l’ordine internazionale” e “in definitiva compromette la sicurezza e la stabilità globali”, scrivono i leader G7 nella dichiarazione sulla resilienza e sicurezza economica, con riferimento ad alcune politiche adottate dalla Cina, sul banco degli imputati per i legami con la Russia e le mire su Taiwan. “Ai nostri rispettivi livelli nazionali, utilizzeremo gli strumenti esistenti, ne rivedremo l’efficacia e ne svilupperemo di nuovi, se necessario, per scoraggiare e contrastare l’uso di misure economiche coercitive”. Il G7 resta “seriamente preoccupato” per la situazione nei mari Cinese orientale e meridionale, esprimendo “con forza opposizione a ogni tentativo unilaterale di modificare lo status quo con forza o coercizione”. Nella dichiarazione finale, i leader hanno ribadito da Hiroshima “l’importanza di pace e stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan, indispensabili a sicurezza e a prosperità nella comunità internazionale”, assicurando che “non vi sono cambiamenti di base tra i membri del G7 su Taiwan, inclusa la dichiarazione sulla politica della “Unica Cina”. Allo stesso tempo, l’invito è di “risolvere con mezzi pacifici le questioni”. Taiwan ha espresso il suo “sincero ringraziamento” al G7 per avere espresso l’importanza della pace e della stabilità nello Stretto che divide l’isola dalla Cina, citando la questione per il terzo anno di fila. “Negli ultimi anni, la Cina ha spesso usato mezzi militari ed economici per intimidire Taiwan e i Paesi limitrofi, ponendo serie minacce e sfide alla sicurezza dello Stretto di Taiwan, della regione Indo-Pacifica e del mondo”, si legge in una nota del ministero degli Esteri di Taipei.
A stretto giro arriva la replica di Pechino che esprime “forte insoddisfazione” e “ferma opposizione” contro il G7. “Incurante delle serie preoccupazioni della Cina, il G7 ha insistito nel manipolare le questioni relative a Taiwan, diffamando e attaccando la Cina e interferendo in modo grossolano nei suoi affari interni”, recita una dura nota del ministero degli Esteri cinese diffusa in tarda serata. La Cina avverte quindi il G7 di non sottovalutare la sua determinazione nella difesa della sovranità nazionale sul dossier Taiwan. “La soluzione della questione è un affare del popolo cinese e dovrebbe essere decisa solo dal popolo cinese”, si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri. “Il G7 sostiene la pace attraverso lo Stretto di Taiwan, ma non menziona mai la sua opposizione all’indipendenza di Taiwan”, continua la nota. Si fa sentire anche Mosca. Le decisioni prese nel vertice del G7 a Hiroshima puntano a “contenere” sia la Russia che la Cina. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov.
Dal vertice parte una stoccata anche verso l’Iran. “Deve smettere di sostenere la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina” si legge a dalla dichiarazione congiunta dei G7, che chiedono anche a Teheran “di cessare di trasferire Uav (droni ndr) armati, che sono stati usati per attaccare le infrastrutture critiche dell’Ucraina e uccidere i civili ucraini”. Il G7 esprime “grave preoccupazione per le continue attività destabilizzanti dell’Iran, tra cui il trasferimento di missili, veicoli aerei senza pilota e tecnologie ad attori statali e non statali in violazione delle risoluzioni 2231 e 2216 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”. I leader americani ed europei devono smettere di interferire negli affari interni dell’Iran e devono invece ascoltare la voce delle proteste interne ai loro Paesi: lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, dopo le condanne dell’Occidente e di organizzazioni internazionali alle impiccagioni di giovani che hanno partecipato alle proteste contro il regime. “Questi Paesi condannano la punizione dell’Iran contro assassini e criminali che mettono a repentaglio la sicurezza, mentre essi stessi ignorano le violazioni dei diritti umani e la libertà di parola nei loro stessi Paesi e anche la grave brutalità delle loro polizie contro la loro gente”, ha detto il portavoce, Nasser Kanani. “Questo – ha aggiunto – è indicativo del loro uso strumentale dei diritti umani nel tentativo di raggiungere i loro obiettivi illegittimi“.
In tema di crisi climatica i leader del G7 hanno affermato di stare agendo e rafforzando la cooperazione per affrontare la crisi e accelerare la transizione globale verso l’energia pulita per raggiungere emissioni nette pari a zero al più tardi entro il 2050“. “Riaffermiamo – si legge – il nostro fermo impegno per l’accordo di Parigi. Riconosciamo che gli investimenti pubblici e privati nelle industrie del futuro sia a livello nazionale che nel mondo saranno necessarie per raggiungere questi obiettivi e che è necessaria un’ulteriore cooperazione per colmare la carenza di investimenti per la transizione energetica pulita, per ridurre il costo della transizione energetica in tutto il mondo”. Secondo le recenti analisi dell’Onu, tuttavia, la sogli di 1,5 grradi fissata come limite di sicurezza per l’aumento della temperatura media globale verrà superata probabilmente già entro il 2027. Dai sette “grandi” anche una sollecitazione a valutare con urgenza l’impatto dell’intelligenza artificiale (Ia) generativa. I leader del G7 hanno annunciato che quest’anno avvieranno discussioni sull’uso “responsabile” di questa tecnologia. Un gruppo di lavoro sarà istituito per affrontare questioni che vanno dal copyright alla disinformazione, si legge nel comunicato finale del summit in corso in Giappone.
Cordoglio per le vittime in Emilia Romagna – A margine degli incontri ufficiali si è svolto stamane un faccia a faccia tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Marcon. Nell’ambito delle discussioni ufficiali la presidente ha proposto di accogliere la richiesta dell’Unione Africana di aderire al G20. “Penso che sarebbe un bel segnale – ha detto la presidente – esprimere il nostro sostegno anche in occasione di questo vertice”. Meloni potrebbe anticipare il suo rientro in Italia a causa dell’emergenza in Emilia Romagna. Cordoglio per le vittime delle inondazioni è stato espresso dal primo ministro giapponese, Fumio Kishida, in apertura della sesta sessione di lavori. “Esprimo il mio cordoglio per le vittime e per quanto sta accadendo in Italia”, ha affermato Kishida. “Le notizie e le immagini delle gravi inondazioni nel Nord Italia sono strazianti. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, secondo quanto si apprende da fonti italiane, ha espresso le sue condoglianze alla presidente del Consiglio. Biden, a margine dei lavori del G7, si è avvicinato a Meloni, le ha stretto la mano e abbracciandola le ha manifestato parole di sostegno, solidarietà e conforto. A nome dei canadesi, invio le mie più sentite condoglianze a coloro che hanno perso i propri cari. Stiamo pensando a tutte le persone colpite e siamo pronti a fornire supporto se necessario”, ha scritto su Twitter il primo ministro canadese Justin Trudeau.