Giorgia Surina, attrice, conduttrice, scrittrice. Il volto storico di Mtv, 48 anni, si è raccontata in un’intervista al Corriere della Sera. Dall’arrivo in tv, avvenuto “assolutamente per caso”, al romanzo pubblicato nel 2022, Surina ha ripercorso la sua carriera, non senza svelare qualche “chicca”.
Volto di una generazione a cavallo del Duemila, la carriera, racconta è cominciata, appunto, per caso. L’essere volto, modella, non le bastava e così, fece un provino per Junior Tv e venne presa. Da lì, l’ascesa, a partire dagli anni in Mtv dove approdò dopo un provino in cui “chiedevano anche la conoscenza dell’inglese”. Quel successo fu, racconta al quotidiano, “un bombardamento sensoriale, un’esplosione di emozioni, sono entrata a 20 anni e uscita a 30”. Nessuna trasgressione, però, neanche durante il periodo a Londra dove, dice, “andavo in studio, lavoravo, mi preparavo per le interviste e intanto studiavo per gli esami all’università, da secchiona”.
“Coppia” fissa, lavorativamente parlando, con Marco Maccarini, Surina racconta del loro rapporto e svela: “Abbiamo sempre vissuto benissimo i set insieme, zero gelosie, è una delle persone con cui ho lavorato meglio. Finita la diretta però, io da una parte, lui d’altra. Forse è stato proprio questo il segreto: non siamo mai diventati veri amici”.
La vita da “vip” non è stata semplice, tra fan in delirio sotto al balcone di Trl e la “polizia” che “ci scortava perché non potevamo scendere dallo studio e tornare a casa”. Un’esplosione, dice, “che non avevamo previsto”.
Negli anni non è mancato qualche capriccio, come quello di posare (quasi) nuda per la copertina di Max: “È stato un capriccio. Mtv aveva fatto fare la copertina di Max agli altri vj nudi, ma io in quel periodo ero a Londra – racconta – C’ero rimasta male. Mi chiedevo: perché io no? E così la feci da sola”.
Poi tante altre esperienze, dalla conduzione di Zelig Off, all’esperienza come attrice, in Don Matteo, con Terence Hill e ora anche un romanzo “In due sarà più facile restare svegli”, uscito nel 2022 per Giunti. Oggi il libro, che racconta della maternità da single ma che, specifica, non è autobiografico, “diventerà un film”, dato che “Giovanni Veronesi ha comprato i diritti”.