“I have a drink”, così, in un’intervista a Tv Europa, parla Totò Cuffaro che di bere, però, non ha bevuto nulla. Semplicemente tentava di citare il celebre discorso di Martin Luther King (Kinghi, per Cuffaro) durante un’intervista per una tv locale in vista delle Comunali del 27 e 28 maggio. La stentata pronuncia inglese dell’ex presidente della Sicilia, però, di fatto trasforma il famoso “dream” del reverendo americano, in tutt’altra parola, provocando l’ilarità sui social: “Però diteglielo a Cuffaro che si dice dream e non drink”, commenta più di qualcuno sotto il video pubblicato da Tv Europa, un’emittente locale che ha intervistato l’ex presidente della Regione Sicilia, ora neo segretario nazionale della Dc, a margine di un incontro col candidato sindaco democristiano, Salvatore Pitrola, a Ravanusa, in provincia di Agrigento. Un’intervista che, per l’effetto esilarante della pronuncia storpiata, rimbalza su social e chat (all’inizio è “I am a drink”). Il video regala però altre informazioni non secondarie. Cuffaro delinea anche l’orizzonte della rinata Democrazia cristiana: “We have a drink: un sogno di fare un grande partito di idee e valori, con tante idee e tanti giovani”. Nel dream (o drink) democristiano non manca però certo lo spazio per le vecchie glorie come “Lillo Mannino, Vito Riggio, don Massimo Naro e Marco Follini”, tutti citati da Cuffaro perché terranno corsi nella nuova scuola di formazione politica, alla quale parteciperanno 250 giovani. Mentre ribadisce che il suo ritorno in politica – dopo la condanna, e il carcere, per favoreggiamento alla mafia – lo vedrà solo nel ruolo di “allenatore: non farò mai più il centravanti perché non sta più nei miei disegni quello di candidarmi”.