Adesso è ufficiale: dopo il pareggio senza reti tra Lecce e Spezia, la Cremonese retrocede aritmeticamente in Serie B con due giornate d’anticipo e lascia la A dopo soltanto un stagione. Erano 26 anni che il club lombardo non giocava nella massima serie: la sconfitta contro il Bologna – la 21esima in campionato – era l’ultima speranza di salvare la stagione.
A fine partita, l’allenatore ex Genoa e Palermo Davide Ballardini aveva mostrato la propria delusione: “È stata una lezione di gioco e serietà in tutti i sensi. Siamo stati, nonostante l’impegno, umiliati. È giusto che la Cremonese, questa Cremonese, alla fine della stagione retroceda in Serie B. Punto. Oggi abbiamo fatto vedere che meritiamo di retrocedere in Serie B”.
In una stagione piena di difficoltà, la Cremonese è comunque riuscita a portare a casa delle belle soddisfazioni: di certo, il percorso in Coppa Italia, in cui il club è arrivato fino alle semifinali, perdendo con la Fiorentina, è motivo di orgoglio, soprattutto perché ha eliminato il Napoli campione d’Italia e la Roma. Inoltre, da non dimenticare la doppia sfida contro il Milan, che non è mai riuscito a battere la Cremonese, o la vittoria contro la Roma in campionato.
I lombardi hanno pagato una prima parte di stagione scadente (7 punti nelle prime 18 giornate): dopo l’esonero di Alvini, l’arrivo di Ballardini ha dato nuove speranze all’ambiente e la squadra ha raccolto 17 punti in 18 giornate. Tuttavia, troppo poco per raggiungere l’obiettivo salvezza. Con la Cremonese e la Sampdoria ufficialmente retrocesse in B, la lotta per la permanenza in A sarà tra Verona (30 punti), Spezia (31 punti) e Lecce (33 punti).