Una nuova stangata, appena meno pesante della pena inflitta dopo la riapertura del processo. La richiesta del procuratore della Figc Giuseppe Chiné è di penalizzare la Juventus di 11 punti per il caso plusvalenze. Dopo essere tornati davanti alla Corte federale d’appello a causa della richiesta della Collegio di giustizia del Coni di riformulare la pena per i bianconeri per il ruolo quantomeno secondario di una parte dei componenti del Consiglio di amministrazione, l’accusa finisce per chiedere una mano ancora più pesante rispetto al precedente giudizio quando aveva proposto di sottrarre 9 punti al club. L’udienza, iniziata poco dopo le 10, si è conclusa dopo la requisitoria di Chiné e l’intervento della difesa della Juventus.
Come prevedibile, quindi, i bianconeri finiranno per retrocedere in classifica con l’altissimo rischio di essere esclusi dalle competizioni europee nella prossima stagione. Nel giudizio del collegio del Coni, del resto, si era già cristallizzata la posizione dei principali ex dirigenti, ad iniziare dal presidente Andrea Agnelli e dell’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, ritenuti colpevoli come Fabio Paratici e Federico Cherubini. La Corte di giustizia del Coni aveva però spiegato che la sentenza della Corte d’Appello, riguardo alla condanna di Pavel Nedved e degli altri consiglieri, si limitava a “una generica, ma indimostrata, consapevolezza diffusa”, non spiegando in che modo questi amministratori avessero rivestito un ruolo nell’architettare il “sistema” di plusvalenze fittizie e acrobazie contabili.
La loro posizione quindi andava alleggerita – la procura in questo nuovo giudizio ha richiesto per tutti 8 mesi di inibizione – e di conseguenza aveva spiegato che va rivalutata la pena della Juventus. Parlando di “dosimetria sanzionatoria”, in sostanza, ha chiesto di scorporare dal -15 il “peso specifico” per la Juve delle responsabilità di questi dirigenti minori. Se i giudici dovessero accogliere la richiesta della procura Figc, la Juventus scivolerebbe a 6 punti dal quarto posto, l’ultimo che garantisce la partecipazione alla Champions. A due giornate dalla fine – ma la Juve deve giocare stasera contro l’Empoli – e con anche Roma e Atalanta davanti in classifica non si tratterebbe di un’esclusione matematica dalla massima competizione europea, ma quasi.
Teoricamente i bianconeri potrebbero ancora farcela, sfruttando anche lo scontro diretto da giocare domenica prossima contro il Milan (che andrebbe ad occupare proprio il quarto posto) ma la situazione sarebbe comunque complicata. A ciò bisogna poi aggiungere che la Juventus ha appena ricevuto il deferimento per l’altro filone, quello legato alle manovre stipendi e alle sospette partnership con altri club. E all’orizzonte c’è un altra mazzata.