Il consiglio d’istituto del liceo classico intitolato a Pilo Albertelli non vuole utilizzare 273mila euro provenienti dai fondi Pnrr e ha respinto i progetti che erano stati presentati dal dirigente scolastico. “I progetti presentati sono in realtà forme di trasformazione profonda delle modalità della didattica. Quello che noi preoccupa in maniera particolare è proprio la trasformazione dell’apprendimento”. Così il genitore di una studentessa del liceo, che cita un documento approvato dalla Settima Commissione del Senato, un’indagine sull’impatto del digitale sull’apprendimento degli studenti: “Più la scuola e lo studio si digitalizzano, più calano sia le competenze degli studenti, sia i redditi futuri”. “A questa scuola mancano professori e ha problemi di edilizia. Questi temi abbiamo posto”, afferma Tommaso Marcon, rappresentante studentesco alla consulta. Il preside, a quanto si apprende, avrebbe ventilato un possibile commissariamento sui fondi da parte del ministero, con l’obbligo di utilizzo.
Nella scuola ci sono 40 classi e c’è già una buona strumentazione digitale.
“Agli istituti continuano a giungere decine e decine di migliaia di euro per digitalizzare le scuole, formare il personale e ridurre il numero di alunni che lasciano gli studi: gli ultimi decreti di riparto delle risorse del Pnrr sono giunti in questi giorni e stanno destando preoccupazioni negli organi collegiali. Insegnanti e dirigenti scolastici si rendono conto che sarà impossibile gestire questa mole di lavoro enorme senza personale aggiuntivo. Le segreterie delle scuole sono già in affanno oggi, come potranno sobbarcarsi la gestione di altri capitoli di spesa così importanti. Il rischio, se non assumiamo in fretta almeno 40.000 docenti e Ata aggiuntivi, stanziando 300 milioni di euro, è che oltre un miliardo di euro in arrivo per questi progetti vengano utilizzati male o che, come è già accaduto, tornino addirittura paradossalmente indietro”, mette in guardia Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief.
Scuola - 22 Maggio 2023
“Non sarà la scuola delle nuove Ferragni”: l’istituto Albertelli di Roma dice no ai soldi del Pnrr (273mila euro)
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Il consiglio d’istituto del liceo classico intitolato a Pilo Albertelli non vuole utilizzare 273mila euro provenienti dai fondi Pnrr e ha respinto i progetti che erano stati presentati dal dirigente scolastico. “I progetti presentati sono in realtà forme di trasformazione profonda delle modalità della didattica. Quello che noi preoccupa in maniera particolare è proprio la trasformazione dell’apprendimento”. Così il genitore di una studentessa del liceo, che cita un documento approvato dalla Settima Commissione del Senato, un’indagine sull’impatto del digitale sull’apprendimento degli studenti: “Più la scuola e lo studio si digitalizzano, più calano sia le competenze degli studenti, sia i redditi futuri”. “A questa scuola mancano professori e ha problemi di edilizia. Questi temi abbiamo posto”, afferma Tommaso Marcon, rappresentante studentesco alla consulta. Il preside, a quanto si apprende, avrebbe ventilato un possibile commissariamento sui fondi da parte del ministero, con l’obbligo di utilizzo.
Nella scuola ci sono 40 classi e c’è già una buona strumentazione digitale.
“Agli istituti continuano a giungere decine e decine di migliaia di euro per digitalizzare le scuole, formare il personale e ridurre il numero di alunni che lasciano gli studi: gli ultimi decreti di riparto delle risorse del Pnrr sono giunti in questi giorni e stanno destando preoccupazioni negli organi collegiali. Insegnanti e dirigenti scolastici si rendono conto che sarà impossibile gestire questa mole di lavoro enorme senza personale aggiuntivo. Le segreterie delle scuole sono già in affanno oggi, come potranno sobbarcarsi la gestione di altri capitoli di spesa così importanti. Il rischio, se non assumiamo in fretta almeno 40.000 docenti e Ata aggiuntivi, stanziando 300 milioni di euro, è che oltre un miliardo di euro in arrivo per questi progetti vengano utilizzati male o che, come è già accaduto, tornino addirittura paradossalmente indietro”, mette in guardia Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief.
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Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Al referendum sul Jobs act voterò sì, ma non abbiamo chiesto abiure a nessuno rispetto al passato". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Io candidata premier? C'è tempo, intanto costruiamo la coalizione e il progetto condiviso per l'Italia". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Sembra che parliamo di cose astratte o di fantasie ma le alleanze le abbiamo già fatte e abbiamo vinto due elezioni in Regioni in cui governava la destra, costruendo una coalizione attorno a un programma di cose concrete". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita, a proposito del centrosinistra.
"Sento anche io questo ritornello dell'opposizione che manca, ma non tiriamoci più sfiga di quella che c'è. Lavoriamo per unire le opposizioni su cose concrete. In Parlamento sono più le cose che votiamo insieme di quelle che su cui dividiamo", ha spiegato la leader del Pd.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Io continuo a insistere, sono testardamente unitaria, ce lo chiede la gente. Rispetto il dibattito di questi giorni, l'aspetto positivo è che siamo tutti d'accordo sul fatto che non può andare come l'altra volta. Ma prima degli accori tattici ho una ambizione più alta, unire su una prospettiva comune l'Italia che vuole mandare a casa la destra". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita sul dibattito innescato dalle parole di Dario Franceschini.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "L'attacco giudiziario è un altro modo di Giorgia Meloni di spostare l'attenzione dall'economia che è ferma, dalla produzione industriale che cala da 20 mesi, dai salari che calano. Cosa sale, mentre la Meloni cerca di farci parlare d'altro? Le accise, le liste d'attesa, le bollette". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita parlando del caso Almasri.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Una vergogna, dichiaravano guerra ai trafficanti in tutto il globo terracqueo, hanno fatto il rimpatrio più veloce della storia d'Italia. Meloni deve riferire in aula, si fa vedere solo suo social. La devono smettere di scappare, devono spiegare". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita sul caso Almasri.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Stupiscono le critiche superficiali alle dichiarazioni dell’onorevole Giovanni Donzelli. Le polemiche che imperversano non aiutano la coalizione anche se capisco sono frutto della passione e la gratitudine verso il grande leader che è stato Berlusconi". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, coordinatore della Direzione nazionale di Fratelli d'Italia.
"Le dichiarazioni di Donzelli invece sono un'analisi elettorale, perché la figura di Berlusconi non è in discussione per nessuno di noi in Fdi; molti hanno militato nel Pdl e molti provengono da Forza Italia. Egli ha conquistato un posto nella storia, è stato il leader della coalizione e ognuno di noi è riconoscente alla sua opera e alla sua azione", ha continuato Cirielli.
"Donzelli ha fatto solo un esame quantitativo. Prima della discesa in campo di Berlusconi nelle comunali del 1993 di Napoli e Roma, il MSI aveva raccolto oltre il 30%; con la discesa in campo di Forza Italia nel 1994 - pochi mesi dopo - il Msi scese al 13.5% -precisa Cirielli-. Se questa è storia, è altrettanto un fatto storico che grazie a Berlusconi nacque la Destra di Governo. La coalizione che seppe mettere in campo e che solo lui poteva creare ancora oggi, con la guida di Giorgia Meloni, è protagonista. Di questo gli saremo grati per sempre".