Un centinaio di attivisti e attiviste di Greenpeace e dei movimenti per il clima, fra cui Extinction Rebellion, Stay Grounded e Scientist Rebellion, hanno interrotto a Ginevra la European Business Aviation Convention & Exhibition (EBACE), la più grande fiera europea per la vendita di jet privati. Gli attivisti chiedono ai governi europei di vietare i jet privati, facendo seguito a una serie di proteste avvenute negli ultimi mesi negli aeroporti di tutta Europa. Gli attivisti, provenienti da 17 diversi Paesi, inclusa l’Italia, hanno occupato pacificamente alcuni jet in esposizione incatenandosi alle scalette, hanno bloccato l’accesso alla fiera e diffuso tra i padiglioni annunci sonori sugli impatti dei jet privati sulla crisi climatica e sulle disparità sociali. Hanno inoltre mostrato delle grandi etichette, simili a quelle dei pacchetti di sigarette, per avvertire che “i jet privati bruciano il nostro futuro”, “uccidono il nostro pianeta” e “alimentano le disuguaglianze”. Le vendite dei jet privati stanno salendo alle stelle, e con loro anche anche il contributo dei super-ricchi alla crisi climatica, mentre le persone pagano sulla propria pelle le conseguenze di eventi climatici sempre più estremi, come l’alluvione che si è appena verificata in Emilia-Romagna“, dichiara Federico Spadini della campagna Trasporti di Greenpeace Italia. “Per questo è ora che il governo italiano e tutti i governi europei mettano fine all’uso smodato dei jet privati vietando una volta per tutte questa forma di trasporto ultra-inquinante”.
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