Bonaccini sulla Romagna dice ‘ricostruiremo tutto’. Sicuri che sia la strada giusta?
“La civiltà di una nazione si dimostra anche dal modo in cui sa proteggere il suo territorio”, parole di Theodore Roosevelt, uno dei quattro presidenti americani scolpiti sul famoso Monte Rushmore.
Se questo è vero, il disastro verificatosi in Emilia Romagna nei giorni scorsi ci mette di fronte a pesanti interrogativi: 23 fiumi esondati, 15.000 sfollati, senza dimenticare le 14 vittime sin qui dolorosamente contate. Non basta evocare i cambiamenticlimatici, che certamente amplificano i danni in un territorio fragile; chi vive in quei luoghi non dimentica l’alluvione del Polesine del novembre 1951 che interessò Ferrara e il vicino Veneto, con un centinaio di morti e oltre 180.000 sfollati, quando ancora non si parlava di emergenza climatica e di surriscaldamento globale.
Da allora – scusate la battuta – ne è passata di acqua sotto i ponti. Il nostro Paese, da nord a sud, ha vissuto ben 500 alluvioni negli ultimi 12 anni. L’Emilia Romagna non è stata certo a guardare, sono state fatte molte opere idrauliche e non solo, tanto che la regione si classifica tra le prime in Italia per cementificazione e consumo di suolo; nel 2020/2021 si contano 658 ettari cementificati pari al 10,4% del dato nazionale (fonte Ispra), terza regione dopo Lombardia e Veneto. In particolare, nelle aree a pericolosità idraulica vanta un vero e proprio record, risultando la prima regione d’Italia per cementificazione in aree alluvionali.
Il governatore emiliano Bonaccini ha subito detto: “ricostruiremo tutto”. Siamo sicuri che sia la strada giusta? Su un muro di Hong Kong, durante la pandemia di Covid, è apparsa la scritta “non vogliamo tornare alla normalità, perché la normalità era il problema”. La sempre maggiore impermeabilizzazione del suolo favorisce questi disastri, tra un suolo libero e uno cementificato la quantità d’acqua che scorre violentemente in superficie aumenta di oltre cinque volte. Anche costruendo nuovi invasi ed argini, se non si pensa ad un utilizzo diverso del territorio il problema resterà.
Con questa ondata di piogge eccezionali le frane hanno colpito 15 comuni in provincia di Bologna, 14 nel modenese, 6 sull’Appennino reggiano, 15 nel territorio di Forlì-Cesena, 5 nel riminese e 3 nel ravennate. Un totale di 58 comuni per oltre 280 fenomeni franosi, 120 dei quali particolarmente importanti. Il terreno prevalentemente argilloso e comunque poco consolidato di gran parte dei territori interessati si presta agli smottamenti in presenza di forti precipitazioni, ma alcune mancanze di attenzione non hanno certamente aiutato: il taglio a raso e non selettivo di diverse aree boscate, il proliferare di strade agro-silvo-pastorali che tagliano i versanti compromettendone la stabilità, la mancanza di manutenzione di corpi idrici o la loro regimentazione forzata. A questo si aggiungano i progetti per nuove opere, che non vanno certo nella direzione della messa in sicurezza del territorio; uno su tutti, il famigerato gasdotto Brindisi-Minerbio che dovrebbe attraversare alcuni dei fiumi recentemente esondati e diverse zone di faglia che prima dei recenti fenomeni venivano considerate “quiescenti”, prevedendo inoltre l’abbattimento di numerosi alberi quando ben si sa che le radici degli alberi consolidano il terreno, impedendo frane ed erosione, mentre le chiome trattengono la pioggia e ne riducono la forza, aumentando il tempo che le acque impiegano per giungere al corso d’acqua recettore.
Ora, alla ricerca dei colpevoli, si dà la colpa alle nutrie (!) e alla vegetazione, il ministro dell’Ambiente ha perfino puntato il dito contro quelli che “dicono sempre no” quando in Italia ha sempre vinto il partito del sì, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: cementificazione e consumo di suolo con scarsa manutenzione, corruzione, inquinamento. Abbiamo una classe politica e imprenditoriale che non è in grado di programmare il futuro, e governa il presente con la logica dell’emergenza più che quella della prevenzione; per dirla con le parole di FerdinandoBoero, una classe politica ecologicamente ignorante è l’espressione di elettori ecologicamente ignoranti: il problema è culturale.
Con il Pnrr abbiamo centinaia di miliardi per la transizione ecologica, ma manca una strategia per realizzarla; come disse un altro Roosevelt, Franklin Delano, “quanti sono gli esperti, tante sono le opinioni”. Avremo una transizione ecologica senza ecologia. Ma le colpe sono degli ambientalisti, ça va sans dire.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Kiev, 19 mar. (Adnkronos) - "Sono attualmente in corso operazioni di soccorso a Odessa in seguito a un altro attacco russo alle infrastrutture energetiche della città. 160mila persone sono al momento senza luce e riscaldamento". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che "ancora una volta, le strutture energetiche civili sono state colpite: da quasi tre anni, l'esercito russo utilizza senza sosta missili e droni d'attacco contro di esse".
"Proprio ieri - prosegue il post - dopo il famigerato incontro a Riad, è diventato chiaro che i rappresentanti russi stavano di nuovo mentendo, sostenendo di non prendere di mira il settore energetico ucraino. Eppure, quasi contemporaneamente, hanno lanciato un altro attacco, con droni che hanno colpito trasformatori elettrici. E questo durante l'inverno: di notte c'erano meno 6 gradi Celsius".
"Almeno 160.000 residenti di Odessa sono ora senza riscaldamento ed elettricità. Tredici scuole, un asilo e diversi ospedali sono rimasti senza elettricità o riscaldamento. Le squadre di riparazione stanno lavorando instancabilmente e tutti i servizi comunali sono impegnati. Sono grato a ogni soccorritore e a tutti coloro che aiutano le persone. Non dobbiamo mai dimenticare che la Russia è governata da bugiardi patologici: non ci si può fidare di loro e bisogna fare pressione. Per amore della pace".
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Si svolge oggi, alle 15, il Question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento. Il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, risponde a una interrogazione sulle iniziative volte a salvaguardare la produzione nazionale di ortofrutta, attraverso un corretto equilibrio tra esigenze produttive e sicurezza alimentare.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, risponde a interrogazioni sulle iniziative normative per limitare il ricorso alla custodia cautelare, anche nell'ottica della riduzione del sovraffollamento all'interno delle carceri; sulle iniziative in relazione alla situazione all'interno delle carceri, con particolare riferimento al sovraffollamento e al fenomeno dei suicidi; sulle tecnologie in uso alla polizia penitenziaria; sulle risorse finanziarie destinate al funzionamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, del Gruppo operativo mobile e del Nucleo investigativo centrale e chiarimenti in ordine ad attività di intercettazione svolte da strutture finanziate dal ministero della Giustizia.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, risponde a interrogazioni sulle iniziative volte ad arginare i fenomeni di sfruttamento lavorativo nell'ambito delle filiere del made in Italy; sullo sviluppo dell'industria aerospaziale italiana; sulle iniziative volte a salvaguardare la continuità produttiva degli stabilimenti liguri della Piaggio aerospace e i relativi livelli occupazionali, con riferimento alla procedura di cessione all'azienda turca Baykar; sulle iniziative a sostegno della produzione industriale nazionale a tutela dei livelli occupazionali, nonché per stimolare la crescita economica e rafforzare la competitività; sull'adozione del Libro bianco sulla nuova strategia italiana di politica industriale.
Palermo, 19 feb. (Adnkronos) - I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, unitamente a personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Gruppo Operativo Regionale Antifrode - Gora), hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Termini Imerese (su richiesta della Procura termitana), con cui è stato disposto il sequestro preventivo di 10 complessi aziendali, nonché di beni e di disponibilità finanziarie per oltre 15 milioni di euro nei confronti di 13 soggetti (anche per equivalente). Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico - Finanziaria di Palermo in co-delega con il citato Ufficio dell’A.D.M., hanno consentito di ricostruire l’operatività di un’associazione per delinquere attiva nelle province di Palermo, Agrigento e Catania e dedita alla commissione di illeciti tributari, con particolare riferimento alla commercializzazione di prodotti energetici sottoposti ad aliquota agevolata (c.d. “gasolio agricolo”).
Secondo la ricostruzione compiuta, la frode avrebbe permesso di sottrarre al pagamento delle imposte oltre 11 milioni di litri di prodotto petrolifero e sarebbe stata perpetrata attraverso l’utilizzo strumentale di operatori economici del settore e la predisposizione di documentazione mendace. Più nel dettaglio, diversi depositi commerciali riconducibili ai vertici del sodalizio criminale avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti e predisposto DAS fittizi al fine di documentare cartolarmente la vendita di carburante a “società di comodo” o aziende del tutto ignare di quanto avveniva, mentre lo stesso, in realtà, veniva ceduto “in nero” a soggetti terzi non aventi titolo a riceverlo. Il che consentiva a questi ultimi di praticare prezzi fortemente concorrenziali a discapito degli altri operatori del settore.
Il descritto sistema di frode - come accertato all’esito di indagini tecniche, servizi di riscontro su strada e mirate attività ispettive - avrebbe garantito un significativo abbattimento dell’I.V.A. e delle Accise dovute, oltre che delle imposte dirette, generando un’evasione d’imposta, e un conseguente danno alle casse dello Stato, pari a 15.231.376,80 euro. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, irregolarità nella loro circolazione e illeciti di natura tributaria.
Abu Dhabi, 19 feb. (Adnkronos) - Il segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato negli Emirati Arabi Uniti, ultima tappa del suo primo tour in Medio Oriente, dopo i colloqui di ieri con i funzionari russi a Riad. Rubio incontrerà ad Abu Dhabi il presidente degli Emirati Mohammed bin Zayed Al Nahyan e il ministro degli Esteri Abdullah bin Zayed Al Nahyan.
La visita di Rubio negli Emirati Arabi Uniti precede il vertice di venerdì in Arabia Saudita dei sei Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo, nonché di Egitto e Giordania, per rispondere al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la Gaza del dopoguerra.
L'amministrazione Trump, che respinge qualsiasi ruolo futuro di Hamas nel devastato territorio palestinese, ha invitato i paesi arabi, fermamente contrari a qualsiasi spostamento dei palestinesi da Gaza, a proporre alternative al piano del presidente degli Stati Uniti.
Kiev, 19 feb. (Adnkronos) - Il massiccio attacco notturno con droni russi contro la città e l'oblast meridionale di Odessa ha ferito almeno quattro persone, tra cui un bambino. Lo ha riferito il governatore Oleh Kiper, secondo cui nell'attacco sono rimasti danneggiati una clinica pediatrica, un asilo, grattacieli e alcune automobili.
Tel Aviv, 19 feb. (Adnkronos) - I caccia israeliani hanno colpito depositi di armi appartenenti all'ex regime siriano di Bashar Assad a Sasa, nella Siria meridionale. Lo ha reso noto l'esercito israeliano in una nota.
Brasilia, 19 feb. (Adnkronos/Afp) - L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato incriminato per un presunto piano di "colpo di stato" volto a impedire il ritorno al potere del suo successore Lula dopo le elezioni del 2022. La procura ha dettagliato in un comunicato l'incriminazione dell'ex leader dell'estrema destra (2019-2022) e di altri 33 indagati "accusati di incitamento e compimento di atti contrari ai tre poteri e allo Stato di diritto democratico".
L'atto d'accusa è stato consegnato alla Corte Suprema, che ora dovrà decidere se processarlo. L'ex capo dello Stato è stato incriminato per presunti piani di "colpo di stato", "tentato tentativo di abolizione violenta dello stato di diritto democratico" e "organizzazione criminale armata". Se si aprisse un processo, Jair Bolsonaro rischierebbe una condanna da 12 a 40 anni di carcere.
Secondo l'accusa, questa presunta cospirazione "era guidata dal presidente Bolsonaro e dal suo candidato alla vicepresidenza Walter Braga Netto che, alleati con altri individui, civili e militari, hanno tentato di impedire, in modo coordinato, l'applicazione del risultato delle elezioni presidenziali del 2022".
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In montagna, dalla parte della montagna.
Ambiente & Veleni - 23 Maggio 2023
Bonaccini sulla Romagna dice ‘ricostruiremo tutto’. Sicuri che sia la strada giusta?
“La civiltà di una nazione si dimostra anche dal modo in cui sa proteggere il suo territorio”, parole di Theodore Roosevelt, uno dei quattro presidenti americani scolpiti sul famoso Monte Rushmore.
Se questo è vero, il disastro verificatosi in Emilia Romagna nei giorni scorsi ci mette di fronte a pesanti interrogativi: 23 fiumi esondati, 15.000 sfollati, senza dimenticare le 14 vittime sin qui dolorosamente contate. Non basta evocare i cambiamenti climatici, che certamente amplificano i danni in un territorio fragile; chi vive in quei luoghi non dimentica l’alluvione del Polesine del novembre 1951 che interessò Ferrara e il vicino Veneto, con un centinaio di morti e oltre 180.000 sfollati, quando ancora non si parlava di emergenza climatica e di surriscaldamento globale.
Da allora – scusate la battuta – ne è passata di acqua sotto i ponti. Il nostro Paese, da nord a sud, ha vissuto ben 500 alluvioni negli ultimi 12 anni. L’Emilia Romagna non è stata certo a guardare, sono state fatte molte opere idrauliche e non solo, tanto che la regione si classifica tra le prime in Italia per cementificazione e consumo di suolo; nel 2020/2021 si contano 658 ettari cementificati pari al 10,4% del dato nazionale (fonte Ispra), terza regione dopo Lombardia e Veneto. In particolare, nelle aree a pericolosità idraulica vanta un vero e proprio record, risultando la prima regione d’Italia per cementificazione in aree alluvionali.
Il governatore emiliano Bonaccini ha subito detto: “ricostruiremo tutto”. Siamo sicuri che sia la strada giusta? Su un muro di Hong Kong, durante la pandemia di Covid, è apparsa la scritta “non vogliamo tornare alla normalità, perché la normalità era il problema”. La sempre maggiore impermeabilizzazione del suolo favorisce questi disastri, tra un suolo libero e uno cementificato la quantità d’acqua che scorre violentemente in superficie aumenta di oltre cinque volte. Anche costruendo nuovi invasi ed argini, se non si pensa ad un utilizzo diverso del territorio il problema resterà.
Con questa ondata di piogge eccezionali le frane hanno colpito 15 comuni in provincia di Bologna, 14 nel modenese, 6 sull’Appennino reggiano, 15 nel territorio di Forlì-Cesena, 5 nel riminese e 3 nel ravennate. Un totale di 58 comuni per oltre 280 fenomeni franosi, 120 dei quali particolarmente importanti. Il terreno prevalentemente argilloso e comunque poco consolidato di gran parte dei territori interessati si presta agli smottamenti in presenza di forti precipitazioni, ma alcune mancanze di attenzione non hanno certamente aiutato: il taglio a raso e non selettivo di diverse aree boscate, il proliferare di strade agro-silvo-pastorali che tagliano i versanti compromettendone la stabilità, la mancanza di manutenzione di corpi idrici o la loro regimentazione forzata. A questo si aggiungano i progetti per nuove opere, che non vanno certo nella direzione della messa in sicurezza del territorio; uno su tutti, il famigerato gasdotto Brindisi-Minerbio che dovrebbe attraversare alcuni dei fiumi recentemente esondati e diverse zone di faglia che prima dei recenti fenomeni venivano considerate “quiescenti”, prevedendo inoltre l’abbattimento di numerosi alberi quando ben si sa che le radici degli alberi consolidano il terreno, impedendo frane ed erosione, mentre le chiome trattengono la pioggia e ne riducono la forza, aumentando il tempo che le acque impiegano per giungere al corso d’acqua recettore.
Ora, alla ricerca dei colpevoli, si dà la colpa alle nutrie (!) e alla vegetazione, il ministro dell’Ambiente ha perfino puntato il dito contro quelli che “dicono sempre no” quando in Italia ha sempre vinto il partito del sì, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: cementificazione e consumo di suolo con scarsa manutenzione, corruzione, inquinamento. Abbiamo una classe politica e imprenditoriale che non è in grado di programmare il futuro, e governa il presente con la logica dell’emergenza più che quella della prevenzione; per dirla con le parole di Ferdinando Boero, una classe politica ecologicamente ignorante è l’espressione di elettori ecologicamente ignoranti: il problema è culturale.
Con il Pnrr abbiamo centinaia di miliardi per la transizione ecologica, ma manca una strategia per realizzarla; come disse un altro Roosevelt, Franklin Delano, “quanti sono gli esperti, tante sono le opinioni”. Avremo una transizione ecologica senza ecologia. Ma le colpe sono degli ambientalisti, ça va sans dire.
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Kiev, 19 mar. (Adnkronos) - "Sono attualmente in corso operazioni di soccorso a Odessa in seguito a un altro attacco russo alle infrastrutture energetiche della città. 160mila persone sono al momento senza luce e riscaldamento". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che "ancora una volta, le strutture energetiche civili sono state colpite: da quasi tre anni, l'esercito russo utilizza senza sosta missili e droni d'attacco contro di esse".
"Proprio ieri - prosegue il post - dopo il famigerato incontro a Riad, è diventato chiaro che i rappresentanti russi stavano di nuovo mentendo, sostenendo di non prendere di mira il settore energetico ucraino. Eppure, quasi contemporaneamente, hanno lanciato un altro attacco, con droni che hanno colpito trasformatori elettrici. E questo durante l'inverno: di notte c'erano meno 6 gradi Celsius".
"Almeno 160.000 residenti di Odessa sono ora senza riscaldamento ed elettricità. Tredici scuole, un asilo e diversi ospedali sono rimasti senza elettricità o riscaldamento. Le squadre di riparazione stanno lavorando instancabilmente e tutti i servizi comunali sono impegnati. Sono grato a ogni soccorritore e a tutti coloro che aiutano le persone. Non dobbiamo mai dimenticare che la Russia è governata da bugiardi patologici: non ci si può fidare di loro e bisogna fare pressione. Per amore della pace".
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Si svolge oggi, alle 15, il Question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento. Il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, risponde a una interrogazione sulle iniziative volte a salvaguardare la produzione nazionale di ortofrutta, attraverso un corretto equilibrio tra esigenze produttive e sicurezza alimentare.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, risponde a interrogazioni sulle iniziative normative per limitare il ricorso alla custodia cautelare, anche nell'ottica della riduzione del sovraffollamento all'interno delle carceri; sulle iniziative in relazione alla situazione all'interno delle carceri, con particolare riferimento al sovraffollamento e al fenomeno dei suicidi; sulle tecnologie in uso alla polizia penitenziaria; sulle risorse finanziarie destinate al funzionamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, del Gruppo operativo mobile e del Nucleo investigativo centrale e chiarimenti in ordine ad attività di intercettazione svolte da strutture finanziate dal ministero della Giustizia.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, risponde a interrogazioni sulle iniziative volte ad arginare i fenomeni di sfruttamento lavorativo nell'ambito delle filiere del made in Italy; sullo sviluppo dell'industria aerospaziale italiana; sulle iniziative volte a salvaguardare la continuità produttiva degli stabilimenti liguri della Piaggio aerospace e i relativi livelli occupazionali, con riferimento alla procedura di cessione all'azienda turca Baykar; sulle iniziative a sostegno della produzione industriale nazionale a tutela dei livelli occupazionali, nonché per stimolare la crescita economica e rafforzare la competitività; sull'adozione del Libro bianco sulla nuova strategia italiana di politica industriale.
Palermo, 19 feb. (Adnkronos) - I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, unitamente a personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Gruppo Operativo Regionale Antifrode - Gora), hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Termini Imerese (su richiesta della Procura termitana), con cui è stato disposto il sequestro preventivo di 10 complessi aziendali, nonché di beni e di disponibilità finanziarie per oltre 15 milioni di euro nei confronti di 13 soggetti (anche per equivalente). Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico - Finanziaria di Palermo in co-delega con il citato Ufficio dell’A.D.M., hanno consentito di ricostruire l’operatività di un’associazione per delinquere attiva nelle province di Palermo, Agrigento e Catania e dedita alla commissione di illeciti tributari, con particolare riferimento alla commercializzazione di prodotti energetici sottoposti ad aliquota agevolata (c.d. “gasolio agricolo”).
Secondo la ricostruzione compiuta, la frode avrebbe permesso di sottrarre al pagamento delle imposte oltre 11 milioni di litri di prodotto petrolifero e sarebbe stata perpetrata attraverso l’utilizzo strumentale di operatori economici del settore e la predisposizione di documentazione mendace. Più nel dettaglio, diversi depositi commerciali riconducibili ai vertici del sodalizio criminale avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti e predisposto DAS fittizi al fine di documentare cartolarmente la vendita di carburante a “società di comodo” o aziende del tutto ignare di quanto avveniva, mentre lo stesso, in realtà, veniva ceduto “in nero” a soggetti terzi non aventi titolo a riceverlo. Il che consentiva a questi ultimi di praticare prezzi fortemente concorrenziali a discapito degli altri operatori del settore.
Il descritto sistema di frode - come accertato all’esito di indagini tecniche, servizi di riscontro su strada e mirate attività ispettive - avrebbe garantito un significativo abbattimento dell’I.V.A. e delle Accise dovute, oltre che delle imposte dirette, generando un’evasione d’imposta, e un conseguente danno alle casse dello Stato, pari a 15.231.376,80 euro. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, irregolarità nella loro circolazione e illeciti di natura tributaria.
Abu Dhabi, 19 feb. (Adnkronos) - Il segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato negli Emirati Arabi Uniti, ultima tappa del suo primo tour in Medio Oriente, dopo i colloqui di ieri con i funzionari russi a Riad. Rubio incontrerà ad Abu Dhabi il presidente degli Emirati Mohammed bin Zayed Al Nahyan e il ministro degli Esteri Abdullah bin Zayed Al Nahyan.
La visita di Rubio negli Emirati Arabi Uniti precede il vertice di venerdì in Arabia Saudita dei sei Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo, nonché di Egitto e Giordania, per rispondere al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la Gaza del dopoguerra.
L'amministrazione Trump, che respinge qualsiasi ruolo futuro di Hamas nel devastato territorio palestinese, ha invitato i paesi arabi, fermamente contrari a qualsiasi spostamento dei palestinesi da Gaza, a proporre alternative al piano del presidente degli Stati Uniti.
Kiev, 19 feb. (Adnkronos) - Il massiccio attacco notturno con droni russi contro la città e l'oblast meridionale di Odessa ha ferito almeno quattro persone, tra cui un bambino. Lo ha riferito il governatore Oleh Kiper, secondo cui nell'attacco sono rimasti danneggiati una clinica pediatrica, un asilo, grattacieli e alcune automobili.
Tel Aviv, 19 feb. (Adnkronos) - I caccia israeliani hanno colpito depositi di armi appartenenti all'ex regime siriano di Bashar Assad a Sasa, nella Siria meridionale. Lo ha reso noto l'esercito israeliano in una nota.
Brasilia, 19 feb. (Adnkronos/Afp) - L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato incriminato per un presunto piano di "colpo di stato" volto a impedire il ritorno al potere del suo successore Lula dopo le elezioni del 2022. La procura ha dettagliato in un comunicato l'incriminazione dell'ex leader dell'estrema destra (2019-2022) e di altri 33 indagati "accusati di incitamento e compimento di atti contrari ai tre poteri e allo Stato di diritto democratico".
L'atto d'accusa è stato consegnato alla Corte Suprema, che ora dovrà decidere se processarlo. L'ex capo dello Stato è stato incriminato per presunti piani di "colpo di stato", "tentato tentativo di abolizione violenta dello stato di diritto democratico" e "organizzazione criminale armata". Se si aprisse un processo, Jair Bolsonaro rischierebbe una condanna da 12 a 40 anni di carcere.
Secondo l'accusa, questa presunta cospirazione "era guidata dal presidente Bolsonaro e dal suo candidato alla vicepresidenza Walter Braga Netto che, alleati con altri individui, civili e militari, hanno tentato di impedire, in modo coordinato, l'applicazione del risultato delle elezioni presidenziali del 2022".