Amleto Marco Belelli, conosciuto come il Divino Otelma, è nato e cresciuto nel centro storico di Genova nel 1949. In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica racconta di loro, Belelli parla quasi sempre di sé al plurale, ed inizia da una delusione causata da una donna: “Si chiamava Maria Fabris. Era la mia maestra. La adoravo. Non frequentavo gli altri bimbi, li trovavo banali. Parlavo solo coi grandi. In terza elementare è andata via, credo sia tornata in Sardegna, senza venire a salutarmi. Ho sofferto”. Belelli prosegue narrazione con le sue esperienze politiche giovanili, spiegando che il suo sogno era quello di diventare giornalista: “Ho scritto a Indro Montanelli, stravedevo per lui. Mi ha detto di lasciar perdere perché non si guadagnava un centesimo. Nel frattempo mi ero laureato in Scienze Politiche, ho vinto una borsa di studio, sognavo una carriera da ambasciatore. Ero passato alla Democrazia Cristiana, presidente della sezione giovanile di piazza della Meridiana: consigliere per Pré-Molo-Maddalena, avevo chiesto di togliere il finanziamento pubblico ai partiti e il professor Lucifredi era d’accordo con me. Non mi hanno rieletto”.
Ma tutto ciò che sognava di diventare passa in secondo piano quando decide di assecondare la sua “magia”: “Già da bambino avevo il dono, la gente faceva la coda davanti alla casa dei miei genitori: mi bastava un tocco con la mano, per guarire o far star meglio le persone. A 5-6 anni sono rimasto folgorato dal Mago d’Olanda, un famoso taumaturgo. Poi ho conosciuto Tommaso Palamidessi, astrologo ed esoterista: mi ha detto che ero destinato a qualcosa di diverso. Un giorno, ho incontrato Ninotchka: una straordinaria cartomante, zoppa”. Ed è proprio grazie a lei che nacque il Divino Otelma: “Mi invitò a fare le carte con lei a Radio Mediterraneo, che trasmetteva dall’ultimo piano di via dei Giustiniani. Fu un successo incredibile, arrivavano centinaia di telefonate. Un amico mi suggerì di provare con le televisioni private, mandai un sacco di lettere: mi risposte Alberto Monti, invitandomi negli studi di Telenord, a Serra Riccò. Dirette di astrologia e cartomanzia: un’esplosione. Mi piaceva il teatro, attori e cantanti volevo prevedessi loro il futuro: Philippe Leroy, Alberto Lionello, Erika Blanc, Gino Bramieri, Gigi Proietti. Persino Julio Iglesias “. I più scettici potrebbe credere che le sue siano state profezie spericolate ma Marco afferma: “Non abbiamo mai fallito abbiamo predetto la vittoria dell’Ulivo nel corso di un rito magico con Prodi, Bertinotti , Veltroni. E la sconfitta del Duce Puffo al referendum per la riforma costituzionale: la carriera politica del Duce Puffo (parla di Renzi) era destinata al fallimento. Infatti: dal 40 all’1,5%. Abbiamo naturalmente anticipato la vittoria di Meloni e il centro destra, con Letta che si sarebbe messo da parte”.