Grande afflusso di pubblico per la 12esima edizione di Piano City Milano andata in scena dal 19 al 21 maggio. Nonostante la pioggia dei primi giorni, la manifestazione ha registrato un’affollata accoglienza in tutti i suoi appuntamenti, coinvolgendo migliaia di persone negli oltre 250 concerti in tutta la città in più di 140 location.
Il programma curato dalla direzione artistica Ricciarda Belgiojoso e Titti Santini, che ha coinvolto più di 300 artisti nazionali e internazionali, era meno insolito degli anni pre covid nelle location e con un taglio meno sociale, ma decisamente ricco di nuove proposte e di grandi appuntamenti. E ha riscontrato una partecipazione importante da parte della cittadinanza, famiglie con bambini in prima fila. L’organizzazione del festival ha lavorato incessantemente per far sì che tutti i concerti si realizzassero nonostante le condizioni climatiche. A parte rare eccezioni, sottolinea l’organizzazione, i concerti si sono svolti come da programma, garantendo al pubblico di partecipare agli eventi proposti e confermando la natura aperta e partecipativa del festival.
Grande risposta del pubblico per l’inaugurazione con Wim Mertens, che ha presentato per la prima volta in assoluto una selezione musicale dal suo ultimo album Voice Of The Living, e Novecento: Il Duello con Alessandro Baricco e Stefano Bollani, da un’idea di Alessandro Baricco, Stefano Bollani e Alessio Bertallot, che per l’inaugurazione è stato un live: la sfida fra Jelly Roll Morton e Novecento interpretati al pianoforte da Stefano Bollani e raccontati da Alessandro Baricco.
Anche sabato e domenica il parco della Galleria d’Arte Moderna è stato protagonista del festival con il suo main stage e i suoi concerti in grado di soddisfare ogni palato musicale, registrando il tutto esaurito anche nella serata di domenica, che ha visto in chiusura Venerus, poliedrico musicista che ha rivelato la sua predilezione per il pianoforte.
Il pubblico ha partecipato con grande entusiasmo anche al concerto all’alba di domenica con Demian Dorelli sulle note del suo nuovo album My Window, presentato in anteprima con un concerto unico e irripetibile nel Piazzale del Cimitero Monumentale. Particolarmente apprezzati anche i concerti che si sono svolti al Salone D’Onore della Triennale nella giornata di sabato, che ha ospitato i Piano Laghetto e i Piano Giardino inizialmente previsti ai giardini della GAM.
Tra gli appuntamenti più importanti e di successo: i piano reading di Antonio Scurati con Siwen Chen, Marina Miani e Carla Sgoifo, Gianni Biondillo ed Enrico Intra, Marco Rossari ed Eliana Grasso, Sara Porro e Ginevra Negri Costantini; le piano lesson di Carlotta Ferrari, Jacopo Mazzonelli ed Eleonora Wegher, Danilo Rea, Stefano Lentini con Gilda Buttà, Erik Bertsch con Oreste Bossini, Luca Schieppati, e Tecnica pianistica e Scienza compositiva a cura dei professori del Conservatorio di Milano; Vinicio Capossela all’Ex Macello, Remo Anzovino al BiM, Carlo Guaitoli e a seguire Claudio Fabi in Triennale, Lucas Debargue all’Auditorium dell’headquarter globale di Amplifon, il Duo Palmas presso il cortile di Cascina Boldinasco, gli house concert e i concerti in cortile.
Ottimi riscontri nei concerti tenuti a Ippodromo Snai San Siro, al Volvo Studio Milano, alla Vigna di Leonardo, al Certosa District, alla Rotonda della Besana, al Museo Poldi Pezzoli, all’ADI Design Museum, all’ex Chiesa di San Carpoforo, al Museo Bagatti Valsecchi, al Piazzale Donne Partigiane e Corte dei BiG, da Eataly Smeraldo, a mare culturale urbano e a mare culturale urbano food hub redo merezzate, in Fondazione Prada, all’Ex Macello, quelli proposti da logotel all’interno del WeSpace e tanti altri. Notevoli, infine, anche le maratone nella maratona degli allievi della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, alcuni vincitori di importanti competizioni musicali, che hanno registrato avuto un importante afflusso di pubblico in tutti gli appuntamenti.