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“Non importa che mestiere fai, tirarsi indietro non si può”: gli sportivi a spalare il fango dopo l’alluvione in Emilia-Romagna

Venerdì 19 maggio doveva essere sul circuito di Imola a preparare il weekend di gara della Formula 1. Ma l’alluvione in EmiliaRomagna ha cambiato tutto e il pilota Yuki Tsunoda ha deciso di prendere la pala e dare una mano a spalare il fango dalle strade di Faenza, insieme ai suoi compagni del team AlphaTauri e a centinaia di altri volontari. Dopo l’annullamento del Gran premio, Tsunoda ha deciso di non tornare in Giappone ed è rimasto a Faenza dove vive da due anni, per aiutare la sua città di adozione. Tanti personaggi famosi e sportivi hanno deciso di promuovere donazioni per le zone colpite dall’alluvione, ma alcuni hanno deciso di rimboccarsi le maniche in prima persona. I campioni della Virtus Bologna, ad esempio, hanno consegnato beni di prima necessità agli sfollati. Mentre un altro cestista, Tomas Woldetensae, è stato visto con stivali, pala e fango fino ai capelli ad aiutare la città di Cesena. Mentre anche diversi calciatori romagnoli, dal vicecapitano del Brindisi Alex Sirri all’intera squadra del Cesena Calcio, hanno mollato tutto e sono tornati a casa per aiutare.

“Per favore, tutto quello che potete fare per aiutare è apprezzato, non importa quanto grande o piccola sia la donazione”, ha scritto il 19 maggio sui propri profili social Tsunoda, postando le foto che lo ritraggono, con la felpa, la pala e gli scarponi, in una via di Faenza. Il pilota di F1 è stata tra i primi sportivi a intervenire per spalare il fango portato dalle piogge torrenziali e dai fiumi esondati. Lo spirito è lo stesso raccontato da Woldetensae, che da lunedì è nella zona di Cesena ad aiutare i volontari: “Tutti hanno capito che bisogna fare qualcosa, tutti si rimboccano le maniche. Non importa nulla che mestiere fai, tirarsi indietro semplicemente non si può”, ha spiegato al Corriere di Bologna. Il cestista quest’anno ha giocato a Varese ed è nel giro della Nazionale. È nato e cresciuto nel capoluogo romagnolo, a Cesenatico passa ogni le vacanze: da lì parte ogni giorno per raggiungere le zone dove c’è più bisogno: “Col sole e il caldo, il fango è diventato pesantissimo e la fatica si fa sentire. Gli aiuti ci sono, ma il lavoro da fare è immenso, montagne di rottami e detriti ovunque. Nessuno ha idea di quanto tempo ci vorrà, possiamo solo restare qui e fare il possibile”.

Lo stesso spirito che ha guidato Alex Sirri: difensore con oltre cento presenze tra i professionisti, vicecapitano e leader difensivo del Brindisi che ha conquistato la promozione in Serie C, ha rinunciato all’ultima giornata della poule scudetto di Serie D per tornare nella sua Forlimpopoli, in provincia di Forlì-Cesena, e dare una mano alla propria gente. Anche lui con stivali e pala, il fango anche in faccia. Non hanno esitato nemmeno Nicola Andreoli, nato a Forlì, e Andrea Spurio, nato a Ravenna: il primo gioca nella Pistoiese in Serie D, il secondo nell’Aglianese (stessa categoria). “Le immagini e i video non rendono l’idea del dramma, è come essere in guerra”, hanno raccontato a pistoiasport.com. L’intera squadra del Cesena Calcio invece è scesa in strada alla fine della scorsa settimana per prestare i primi soccorsi alla città. Giocatori, l’allenatore Mimmo Toscano e staff sono intervenuti in via Gramsci e in via Riccione con mantelline, stivali e scopettoni, nonostante sabato 27 maggio siano impegnati nella gara d’andata del secondo turno dei play-off di Serie C contro il Vicenza. Dare un contributo dopo il disastro che ha colpito l’Emilia-Romagna, però, viene prima di un gol.