Gli esponenti della Curva Nord in polemica contro la società Inter: gli ultras organizzati nerazzurri hanno annunciato che nel primo tempo di Fiorentina-Inter, finale di Coppa Italia, resterà in silenzio e si asterrà dal tifo, fatta eccezione per la coreografia che accompagna l’ingresso delle squadre in campo. Le ragioni della protesta riguardano la distribuzione dei biglietti in mano all’Inter per la finale di Champions League in programma il prossimo 10 giugno a Istanbul.
La stessa Curva Nord ha ribadito la sua posizione con una storia su Instagram: “La misura è colma. Oggi astensione dal tifo. Le auspicate rassicurazioni invocate in diverse sedi non hanno sortito alcun effetto su una società che evidentemente è disposta a privarsi dei propri tifosi più fedeli per agevolare gente che la fedeltà non sa neppure cosa sia. Per rispetto della nostra dignità – si legge sul canale social ufficiale della Curva Nord – oggi ci asterremo dal tifo per tutto il corso del primo tempo per manifestare legittimamente il nostro dissenso“.
Il motivo del disappunto riguarda appunto un’altra finale: non quella di Coppa Italia, ma quella di Istanbul. I biglietti sono in mano alla Uefa, che attribuisce alle due società arrivate in finale, Inter e Manchester City, un pacchetto di posti da vendere ai propri tifosi. La Curva Nord chiede una corsia preferenziale, per essere presente in grande numero a Istanbul e poter organizzare il tifo e un’altra coreografia. Infatti, in un altro comunicato rilasciato martedì 21 maggio, ha lamentato “una profonda penalizzazione dei frequentatori dell’anima del tifo nerazzurro che, ad oggi, ci impedirebbe di dar sostegno vocale e coreografico in occasione della finale di Istanbul”. Nella nota la Curva ha duramente criticato il club per la “gestione quantomeno discutibile nell’organizzazione della trasferta in Turchia“.
Già il comunicato di ieri preannunciava una possibile protesta: “Come Curva Nord non accetteremo passivamente di vederci relegati a spettatori di altri interisti (che non potranno certo avere le competenze e le capacità per sostituirci nella guida del tifo) senza prendere una decisa posizione già a partire dall’incontro di domani qualora non ottenessimo rassicurazioni”. La nota aggiungeva: “Ci aspettiamo da una società che non si fa – giustamente – scrupolo di impiegare i nostri cori e le nostre coreografie per trasmettere a tutti gli interisti il più profondo senso di appartenenza alla famiglia nerazzurra”.