di Alessio Andreoli
Il video girato a Milano che riprende una donna sdraiata a terra, assolutamente inoffensiva, che viene più volte aggredita da più agenti della Polizia municipale, più volte manganellata senza motivo è terribile, è inaccettabile, inaudito e indegno. Mi ha immediatamente riportato alla mente i video ripresi nelle piazze iraniane che evidenziavano la violenta repressione da parte del regime dei manifestanti o altri video girati in altri stati governati da regimi totalitari.
Qualcuno dirà e scriverà che sono solo alcuni invasati che si sono lasciati prendere la mano, altri troveranno il modo per colpevolizzare la donna malmenata, altri ancora che è prematuro giungere a conclusioni e bisogna lasciar lavorare la procura e, infine, ci sarà anche chi ignorerà completamente la notizia.
La mia opinione è che molto probabilmente all’interno delle forze dell’ordine, a tutti i livelli in realtà ci sono alcuni personaggi (spero e credo molto pochi, comunque troppi) che non sono solo dei nostalgici del Ventennio, sono nostalgici anche dei metodi usati nel Ventennio per reprimere la protesta o la contestazione. Il nostro presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha il dovere di fermare in modo chiaro e netto il risveglio degli istinti primordiali e violenti di alcuni esponenti delle forze dell’ordine o altri – a mio parere – che stanno probabilmente approfittando del fatto che il governo è costituito per la maggioranza da esponenti di destra (tra cui anche alcuni dichiarati nostalgici) per sentirsi autorizzati ad utilizzare gratuitamente la violenza contro inermi cittadini e cittadine. Ricordo che la seconda carica dello Stato ha in casa un busto di Mussolini e lo pubblicizza orgogliosamente.
Né La Russa né Giorgia Meloni possono essere ovviamente accusati di violenza ma hanno comunque l’enorme responsabilità morale di evitare in ogni modo il risveglio dei nostalgici. Senza dover andare troppo indietro nel tempo basti pensare al recentissimo protagonista del video che riprende Giorgia Meloni in Romagna nelle zone colpite dalle inondazioni. E’ stato trasmesso nel programma DiMartedì ed è emerso che questo signore è un fanatico dichiarato di Mussolini con tanto di foto del duce e frasi ad effetto.
Per tornare al fattaccio di Milano vorrei ricordare che picchiare con il manganello una persona indifesa ed inerme può trasformarsi in un evento tragico. Vogliamo aspettare che ci sia una tragedia perché le principali cariche dello Stato si dichiarino antifascisti?