Cinema

“Non ho autorizzato nessun funerale. Intervenga la polizia”: la vedova di Helmut Berger all’attacco

Le dichiarazioni di Francesca Guidato, moglie separata e mai divorziata da Helmut Berger, il celebre attore viscontiano morto la scorsa settimana a 79 anni, fanno eco sulla stampa internazionale

di Davide Turrini

“Non ho autorizzato nessun funerale. Intervenga la polizia”. Le dichiarazioni di Francesca Guidato, moglie separata e mai divorziata da Helmut Berger, il celebre attore viscontiano morto la scorsa settimana a 79 anni, fanno eco sulla stampa internazionale. Già nelle ore che hanno seguito la morte di Berger, la Guidato (sposata con l’interprete di Ludwig nel 1994 e separata da lui fin dal 2007) aveva sollevato dubbi sulla causa di morte del coniuge e sulla scarsa chiarezza attorno ai suoi ultimi giorni. “C’è stato molto ostruzionismo per tenermi lontana da lui nonostante Helmut avesse dichiarato ai media più volte che voleva fossi io a prendermi cura di lui nella sua vecchiaia, negli ultimi tempi però non riuscivo nemmeno a parlarci”, aveva affermato dopo un paio di giorni la sceneggiatrice e regista italiana. Nelle ultime ore la Guidato ha rilasciato ulteriori dichiarazioni all’Adnkronos, questa volta rilevando ancora scarsa chiarezza attorno a camera ardente (“realizzata in fretta e furia per 4 ore”) e funerale (“chiuso e per familiari strettissimi”).

Ciò che sta accadendo è gravissimo, mi appello alla polizia austriaca, che sono certa si sia già attivata per fare del suo meglio, ma che certo non poteva immaginare la repentinità di tutto questo. C’è qualcosa di strano e lo dico chiaro, andrò fino in fondo”, ha spiegato la donna. “Mi appello alla Polizia di Salisburgo in Austria, affinché intervenga e faccia valere il mio diritto di coniuge a tutti gli effetti di legge, dato che non ho autorizzato nessuna camera ardente, e neanche la cremazione né il funerale, perché non ho ricevuto le notizie attese”. Guidato ha fatto sapere che il suo avvocato ha provveduto a informare la Polizei austriaca degli ultimi accadimenti sottolineando che non si sa nemmeno chi siano i parenti che hanno firmato per le esequie. Infine è tornata sull’operato dell’agente di Berger, Helmut Werner, criticandolo: “Il manager dice che sta eseguendo le volontà del suo attore, allora perché è stato necessario fare tutto con questo velo di segretezza? Ed è vero che ci sono volute le autorizzazioni firmate di due lontane cugine e un amico, per la cremazione e il funerale, come riportato dalla stampa? Forse mio marito non aveva lasciato disposizioni scritte?”.

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