È stato arrestato dalla Polizia, al termine di una lunga indagine internazionale svolta sotto copertura, un cinquantenne italiano ricercato da oltre dieci anni per essere uno dei più attivi produttori di materiale pedopornografico commercializzato sul dark web. L’uomo, conosciuto con lo pseudonimo di “Shadow” (“ombra”), è accusato anche di avere adescato ragazzini di età inferiore ai dieci anni, abusandone: è stato sottoposto a custodia cautelare in carcere su ordine del gip di Roma. Per oltre un decennio era riuscito a eludere le indagini, sfuggendo anche agli arresti dei altri membri. Il pm capitolino Eugenio Albamonte gli contesta i reati di violenza sessuale aggravata, associazione per delinquere finalizzata alla diffusione di pratiche di pedofilia, alla condivisione di notizie utili all’adescamento di minori e allo scambio, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.
In base a quanto ricostruito dalle indagini, l'”uomo-ombra” ha operato a lungo nella comunità virtuale di pedofila The Love Zone (TLZ) della rete Tor, ovvero un’organizzazione a carattere transnazionale di cui facevano parte numerosi membri, volta a divulgare e scambiare una considerevole quantità di materiale pedopornografico restando nell’anonimato ed eludendo i controlli delle forze di polizia. La community era ben strutturata, prevedeva una precisa gerarchia e ruoli ben determinati per ogni membro, con un’apposita sezione dedicata ai produttori di contenuti multimediali realizzati mediante lo sfruttamento di minori di 18 anni. “Shadow”, si legge nel comunicato delle forze dell’ordine, si è distinto per aver implementato questo archivio con migliaia di file video e immagini con cui aveva documentato gli abusi commessi, spingendosi sempre oltre nelle violenze perpetrate.