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South Carolina verso bando dell’aborto dopo 6 settimane. Manca solo la firma del governatore

Ora manca soltanto la firma, scontata, del governatore repubblicano Henry McMaster, poi il testo diventerà legge. Il Senato del South Carolina, che era rimasto quasi l’unico Stato del sud dove le donne potevano interrompere la gravidanza, ha approvato un bando dopo l’aborto dopo le prime sei settimane di gravidanza, superando l’ostruzionismo guidato da cinque elette, di cui tre repubblicane. Sono attese sfide legali, dopo che in gennaio la Corte suprema statale aveva cancellato un precedente analogo divieto dell’aborto stabilendo che la costituzione del Palmetto State garantisce il diritto all’interruzione di gravidanza.

Viene così ripristinato il divieto che la Carolina del Sud aveva in vigore quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha ribaltato la sentenza ‘Roe contro Wade’ l’anno scorso – un divieto che, una volta entrato in vigore, è stato annullato dalla più alta corte dello stato perché violava il diritto alla privacy della Costituzione dello stato. I repubblicani hanno cercato una risposta a quella sentenza che di fatto ha lasciato l’aborto legale fino a 22 settimane di gravidanza e ha aumentato notevolmente il numero di aborti che si verificano nella Carolina del Sud, poiché la maggior parte degli altri stati del sud ha promulgato leggi più severe. La nuova misura vieterebbe l’aborto quando un’ecografia rileva l’attività cardiaca, circa sei settimane, e prima che la maggior parte delle persone sappia di essere incinta. Include eccezioni per anomalia fetale fatale, vita e salute del paziente e stupro o incesto, casi in cui l’aborto sarà possibile fino a 12 settimane.

Solo due giorni fa il governatore repubblicano del Nebraska, Jim Pillen, aveva firmato la legge che vieta l’aborto dopo la 12esima settimana di gestazione e limita le cure mediche per il cambio di genere per i minori di 19 anni. Il provvedimento sull’interruzione di gravidanza ha effetto immediato, mentre quello sul cambio di genere sarà in vigore dal 1 ottobre. Pillen ha definito la legge “la vittoria più significativa da una generazione per l’agenda sociale dei conservatori in Nebraska“. Al momento della firma, il governatore aveva in braccio una bambina di 5 anni e accanto a sé le sue due nipoti. Gli oppositori hanno già annunciato ricorso nei tribunali.