Altre nove tra bambine e adolescenti, sono invece rimaste ferite in gravi condizioni
Quando era stata punita con il sequestro del suo smartphone perché scoperta ad intrattenere una relazione con un uomo più grande aveva subito minacciato di voler incendiare il dormitorio dove alloggiava ma nessuno vi aveva dato peso. Sembrava la classica reazione di rabbia che può avere un’adolescente quando viene messa in punizione. E invece questa ragazzina di 14 anni ha attuato veramente la sua vendetta, appiccando un rogo nell’area dei bagni: le fiamme sono subito divampate e la struttura – le cui porte erano state sbarrate per impedire alle ragazze, di un’età tra i 12 ed i 18 anni, di allontanarsi nella notte – si è trasformata in una trappola infernale. Così sono morte 20 studentesse nella città mineraria di Mahdia, in Guyana: altre nove tra bambine e adolescenti, sono invece rimaste ferite in gravi condizioni.
Come riferisce la Cbs News che dà la notizia, per soccorrere le studentesse rimaste intrappolate – principalmente ragazze indigene dei villaggi più lontani – i vigili del fuoco hanno dovuto creare dei varchi nel muro. Testimonianze raccolte dal quotidiano Stabroek News hanno confermato che l’incendio si è sviluppato quando le oltre 60 studentesse della scuola stavano dormendo nelle camerate. I vigili del fuoco, hanno indicato residenti nella zona, sono giunti dopo 30 minuti dall’allarme, quando cioè quasi l’intero edificio era avvolto dal fuoco e da un denso fumo, aggiungendo che l’alto bilancio di persone decedute è stato causato anche dalle grate metalliche collocate a tutte le finestre.
Nell’incendio, precisa il giornale, sono almeno 14 le persone rimaste gravemente ustionate, alcune delle quali sono state trasferite in aereo nell’ospedale della capitale Georgetown. La polizia ha indicato in un comunicato che sono in corso indagini “sul devastante incendio, per ora di origine sconosciuta che ha ucciso 20 studentesse e ne ha ferite molte altre, che sono in condizioni critiche“. In base alle informazioni finora raccolte, 14 ragazze sono morte all’interno del dormitorio della scuola, cinque nell’ospedale del distretto di Mahdia e una mentre veniva trasportata nella capitale. Secondo una delle studentesse che è riuscita a salvarsi, le fiamme si sono attivate nella zona dei bagni, estendendosi rapidamente a tutti gli altri ambienti dell’edificio, impedendo la fuga della maggior parte delle persone che si trovavano all’interno.