Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d’Italia molto vicina a Giorgia Meloni, si è insediata da soli due giorni come nuovo presidente della commissione Antimafia e subisce già il primo sgarbo politico. Dall’interno del suo partito. Questa mattina, infatti, il vicepresidente della Camera di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli ha organizzato una conferenza stampa a Montecitorio per presentare l’associazione “Contra-contro tutte le mafie”. Ma all’evento non è stata invitata Colosimo che, dopo la tribolata elezione a presidente della commissione Antimafia, rappresenta l’organo parlamentare di maggior rilievo nel contrasto alla criminalità organizzata. Uno sgambetto che è stato notato all’interno di Fratelli d’Italia.
La conferenza è stata convocata alle 12 nella sala stampa di Montecitorio e, oltre a Rampelli, era presente anche il senatore di Fratelli d’Italia Marco Scurria, fedelissimo del vicepresidente della Camera. Insieme a loro Valeria Grasso, imprenditrice palermitana testimone di giustizia che ha lanciato l’associazione. Questa, secondo gli organizzatori, è finalizzata a “tutelare e promuovere i diritti degli imprenditori vittime della criminalità organizzata offrendo servizi legali, orientamento e risorse essenziali per contrastarne l’oppressione e la violenza di genere”. Con Grasso erano anche presenti anche diversi avvocati tra cui Antonino Galletti, che ha illustrato il fondo anti-usura istituito dal consiglio dell’Ordine degli avvocati.
Ma a pesare è l’assenza di Colosimo. Non è un mistero che l’ala rampelliana di Fratelli d’Italia avrebbe preferito che a presiedere la commissione Antimafia ci fosse la deputata Carolina Varchi e la conferenza stampa di questa mattina è il segnale che i “Gabbiani” non hanno alcuna intenzione di lasciare a Meloni lo scettro della lotta alla mafia.
Lo sgarbo però è duplice se si considera che la protagonista dell’evento è Valeria Grasso, conosciuta come l’imprenditrice anti-racket di Palermo finita sotto scorta per aver denunciato la richiesta del pizzo. Nel 2014, infatti, Grasso si era candidata con la Lista Tsipras alle Europee. Questo nonostante il suo iniziale avvicinamento a Fratelli d’Italia e addirittura la candidatura al Quirinale nel 2013, quando fu rieletto Giorgio Napolitano, da parte della stessa Meloni: “Abbiamo proposto il nome di Valeria Grasso per il Colle – disse la leader di Fratelli d’Italia il 12 marzo 2013 – madre e imprenditrice che non ha avuto paura di sfidare la mafia e pagarne il prezzo”. Quando a sinistra si scoprì la sua vicinanza con FdI, Grasso fu esclusa dalla lista Tsipras. Sulla sua pagina Facebook si trovano molti post che elogiano il lavoro di Rampelli.
Il rapporto tra Colosimo e Rampelli si è logorato nel tempo. La deputata di Fratelli d’Italia ha iniziato la sua carriera politica proprio tra i “Gabbiani” di Colle Oppio ma nel tempo si è staccata sempre di più dal fondatore della corrente di Alleanza Nazionale. Tant’è che Colosimo si è fatta cancellare il tatuaggio di un gabbiano sul dito e si è avvicinata alla famiglia Meloni, in particolare alla sorella di Giorgia, Arianna, ingaggiata come sua capo segreteria in Regione Lazio. A febbraio scorso, intervistata dal Foglio, la deputata vicina a Meloni diceva sul tatuaggio: “Ho fatto quel tatuaggio a 17 anni a conferma di una scelta di vita, negli anni ne ho aggiunti altri, ognuno dei quali è un memoriale e quello in questione si è trasformato come mi sono trasformata io”. Oggi è presidente della commissione Antimafia e qualcuno, nel partito, non la vede di buon occhio.