di Gaetano Failla
Lo studio del ministero delle Infrastrutture indica la possibilità di elevare a 150 km/h la velocità in certe tratte autostradali e questo è un vecchio pallino del segretario leghista, che arriva, per supportare la sua proposta, al paragone con il modello tedesco. Io abito in Germania da molti anni e posso affermare che il paragone è falso e insostenibile; inoltre in Italia non c’è dibattito come qua in Germania.
Tra l’altro uno studio stima che un limite di 120 km/h consentirebbe di azzerare 2,9 milioni di tonnellate di CO2. In Germania il limite di velocità sulle autostrade è da anni al centro del dibattito politico e sociale. L’opinione pubblica è divisa fra chi ama premere sull’acceleratore per poter vendere motori più potenti e chi vuole avere più sicurezza con un limite di 130 km orari. Attualmente il limite nella rete autostradale tedesca in tantissimi tratti è 120 km/h, o anche 100 o 80 per il dissesto delle strade stesse.
A mio parere il cervello di una nazione, di un ministero e dei cittadini si misura proprio nel valutare il rispetto sociale e il senso civico. Se analizzassimo le abitudini alla guida degli italiani, come valutano il nostro stile di guida i turisti e il numero di incidenti e morti sulle strade, forse tanti ministeri dovrebbero sospendere le attività in corso e dedicarsi subito alla educazione stradale e civica di tutti i cittadini.
In Germania i limiti di velocità sono attuati e rispettati con grande senso civico e sociale. Come in Italia in qualsiasi centro abitato il limite è 50km, ma anche se non c’è l’indicazione in zone abitate tutti alzano il piede dall’acceleratore e automaticamente osservano l’obbligo, addirittura se occorre si arriva a meno di 10 km/h nei pressi delle scuole. Se il ministro desidera capire meglio l’organizzazione tedesca dovrebbe prima di tutto informarsi su come sono educati i futuri piloti nelle scuole elementari: persino la Polizia partecipa assiduamente al processo educativo.
Non è soltanto un argomento da campagna elettorale, dietro c’è molto di più: tant’è che l’Italia non regge il confronto con la Germania in materia di numero di incidenti e morti sulle strade. L’educazione stradale è un concetto quasi sconosciuto in Italia e nessuno lo dice, il ministero dovrebbe iniziare da zero una campagna educativa anche con una metodologia simile al marketing.
Inoltre qua in Germania le corsie sono disegnate ma sono assimilabili a muri, per spostarsi da una all’altra ci sono rigide e rispettate regole e non schizzi o zig zag da Formula uno. Nelle emergenze c’è l’obbligo d’avere la corsia centrale libera per i mezzi di soccorso e quando si verificano eventi che lo richiedono improvvisamente la corsia centrale diventa libera e le auto si spostano verso i lati. Un altro piccolo aspetto diciamo sociologico è l’ordinata immissione delle auto che provengono da destra: avviene alternando civilmente una vettura alla volta, il tutto automaticamente, senza spintoni o strombazzate di clacson.
Sono certo che il ministro Matteo Salvini conosce queste regole e non soltanto quella dell’aumento a 150 km/h. Se il ministero, oltre alle velocità, al ponte sullo stretto e alle autostrade desiderasse avere un altro paragone con la Germania potrebbe studiare il metodo di raccolta delle plastiche, del vetro, dell’umido, di tutti i rifiuti in generale. Potrebbe anche studiare la manutenzione del verde mettendo un numeretto d’identificazione in tutti gli alberi di città o viali. Potrebbe studiare la formulazione dei Piani Regolatori per le nuove aree di costruzione, i permessi, facendo applicare le regole a tutti.
Allora s’incomincerebbe anche a intravedere un collegamento fra la città di Palermo e Berlino come ha detto il presidente della Regione Sicilia. Attualmente Palermo non è decentemente collegata né con l’unica sua spiaggia, né con il Monte Pellegrino, né con il Cimitero dei Rotoli: davvero possiamo immaginarla collegata con Berlino, in Germania?
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
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I post scritti dai lettori
Società - 25 Maggio 2023
Salvini vuol superare i 130 km/h in autostrada come in Germania: io vivo qui e vi spiego perché è assurdo
di Gaetano Failla
Lo studio del ministero delle Infrastrutture indica la possibilità di elevare a 150 km/h la velocità in certe tratte autostradali e questo è un vecchio pallino del segretario leghista, che arriva, per supportare la sua proposta, al paragone con il modello tedesco. Io abito in Germania da molti anni e posso affermare che il paragone è falso e insostenibile; inoltre in Italia non c’è dibattito come qua in Germania.
Tra l’altro uno studio stima che un limite di 120 km/h consentirebbe di azzerare 2,9 milioni di tonnellate di CO2. In Germania il limite di velocità sulle autostrade è da anni al centro del dibattito politico e sociale. L’opinione pubblica è divisa fra chi ama premere sull’acceleratore per poter vendere motori più potenti e chi vuole avere più sicurezza con un limite di 130 km orari. Attualmente il limite nella rete autostradale tedesca in tantissimi tratti è 120 km/h, o anche 100 o 80 per il dissesto delle strade stesse.
A mio parere il cervello di una nazione, di un ministero e dei cittadini si misura proprio nel valutare il rispetto sociale e il senso civico. Se analizzassimo le abitudini alla guida degli italiani, come valutano il nostro stile di guida i turisti e il numero di incidenti e morti sulle strade, forse tanti ministeri dovrebbero sospendere le attività in corso e dedicarsi subito alla educazione stradale e civica di tutti i cittadini.
In Germania i limiti di velocità sono attuati e rispettati con grande senso civico e sociale. Come in Italia in qualsiasi centro abitato il limite è 50km, ma anche se non c’è l’indicazione in zone abitate tutti alzano il piede dall’acceleratore e automaticamente osservano l’obbligo, addirittura se occorre si arriva a meno di 10 km/h nei pressi delle scuole. Se il ministro desidera capire meglio l’organizzazione tedesca dovrebbe prima di tutto informarsi su come sono educati i futuri piloti nelle scuole elementari: persino la Polizia partecipa assiduamente al processo educativo.
Non è soltanto un argomento da campagna elettorale, dietro c’è molto di più: tant’è che l’Italia non regge il confronto con la Germania in materia di numero di incidenti e morti sulle strade. L’educazione stradale è un concetto quasi sconosciuto in Italia e nessuno lo dice, il ministero dovrebbe iniziare da zero una campagna educativa anche con una metodologia simile al marketing.
Inoltre qua in Germania le corsie sono disegnate ma sono assimilabili a muri, per spostarsi da una all’altra ci sono rigide e rispettate regole e non schizzi o zig zag da Formula uno. Nelle emergenze c’è l’obbligo d’avere la corsia centrale libera per i mezzi di soccorso e quando si verificano eventi che lo richiedono improvvisamente la corsia centrale diventa libera e le auto si spostano verso i lati. Un altro piccolo aspetto diciamo sociologico è l’ordinata immissione delle auto che provengono da destra: avviene alternando civilmente una vettura alla volta, il tutto automaticamente, senza spintoni o strombazzate di clacson.
Sono certo che il ministro Matteo Salvini conosce queste regole e non soltanto quella dell’aumento a 150 km/h. Se il ministero, oltre alle velocità, al ponte sullo stretto e alle autostrade desiderasse avere un altro paragone con la Germania potrebbe studiare il metodo di raccolta delle plastiche, del vetro, dell’umido, di tutti i rifiuti in generale. Potrebbe anche studiare la manutenzione del verde mettendo un numeretto d’identificazione in tutti gli alberi di città o viali. Potrebbe studiare la formulazione dei Piani Regolatori per le nuove aree di costruzione, i permessi, facendo applicare le regole a tutti.
Allora s’incomincerebbe anche a intravedere un collegamento fra la città di Palermo e Berlino come ha detto il presidente della Regione Sicilia. Attualmente Palermo non è decentemente collegata né con l’unica sua spiaggia, né con il Monte Pellegrino, né con il Cimitero dei Rotoli: davvero possiamo immaginarla collegata con Berlino, in Germania?
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
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Terzo giorno di attacchi hacker russi a siti italiani: giù Mediobanca, Nexi e Fiocchi munizioni
Kiev, 19 mar. (Adnkronos) - "Sono attualmente in corso operazioni di soccorso a Odessa in seguito a un altro attacco russo alle infrastrutture energetiche della città. 160mila persone sono al momento senza luce e riscaldamento". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che "ancora una volta, le strutture energetiche civili sono state colpite: da quasi tre anni, l'esercito russo utilizza senza sosta missili e droni d'attacco contro di esse".
"Proprio ieri - prosegue il post - dopo il famigerato incontro a Riad, è diventato chiaro che i rappresentanti russi stavano di nuovo mentendo, sostenendo di non prendere di mira il settore energetico ucraino. Eppure, quasi contemporaneamente, hanno lanciato un altro attacco, con droni che hanno colpito trasformatori elettrici. E questo durante l'inverno: di notte c'erano meno 6 gradi Celsius".
"Almeno 160.000 residenti di Odessa sono ora senza riscaldamento ed elettricità. Tredici scuole, un asilo e diversi ospedali sono rimasti senza elettricità o riscaldamento. Le squadre di riparazione stanno lavorando instancabilmente e tutti i servizi comunali sono impegnati. Sono grato a ogni soccorritore e a tutti coloro che aiutano le persone. Non dobbiamo mai dimenticare che la Russia è governata da bugiardi patologici: non ci si può fidare di loro e bisogna fare pressione. Per amore della pace".
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Si svolge oggi, alle 15, il Question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento. Il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, risponde a una interrogazione sulle iniziative volte a salvaguardare la produzione nazionale di ortofrutta, attraverso un corretto equilibrio tra esigenze produttive e sicurezza alimentare.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, risponde a interrogazioni sulle iniziative normative per limitare il ricorso alla custodia cautelare, anche nell'ottica della riduzione del sovraffollamento all'interno delle carceri; sulle iniziative in relazione alla situazione all'interno delle carceri, con particolare riferimento al sovraffollamento e al fenomeno dei suicidi; sulle tecnologie in uso alla polizia penitenziaria; sulle risorse finanziarie destinate al funzionamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, del Gruppo operativo mobile e del Nucleo investigativo centrale e chiarimenti in ordine ad attività di intercettazione svolte da strutture finanziate dal ministero della Giustizia.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, risponde a interrogazioni sulle iniziative volte ad arginare i fenomeni di sfruttamento lavorativo nell'ambito delle filiere del made in Italy; sullo sviluppo dell'industria aerospaziale italiana; sulle iniziative volte a salvaguardare la continuità produttiva degli stabilimenti liguri della Piaggio aerospace e i relativi livelli occupazionali, con riferimento alla procedura di cessione all'azienda turca Baykar; sulle iniziative a sostegno della produzione industriale nazionale a tutela dei livelli occupazionali, nonché per stimolare la crescita economica e rafforzare la competitività; sull'adozione del Libro bianco sulla nuova strategia italiana di politica industriale.
Palermo, 19 feb. (Adnkronos) - I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, unitamente a personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Gruppo Operativo Regionale Antifrode - Gora), hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Termini Imerese (su richiesta della Procura termitana), con cui è stato disposto il sequestro preventivo di 10 complessi aziendali, nonché di beni e di disponibilità finanziarie per oltre 15 milioni di euro nei confronti di 13 soggetti (anche per equivalente). Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico - Finanziaria di Palermo in co-delega con il citato Ufficio dell’A.D.M., hanno consentito di ricostruire l’operatività di un’associazione per delinquere attiva nelle province di Palermo, Agrigento e Catania e dedita alla commissione di illeciti tributari, con particolare riferimento alla commercializzazione di prodotti energetici sottoposti ad aliquota agevolata (c.d. “gasolio agricolo”).
Secondo la ricostruzione compiuta, la frode avrebbe permesso di sottrarre al pagamento delle imposte oltre 11 milioni di litri di prodotto petrolifero e sarebbe stata perpetrata attraverso l’utilizzo strumentale di operatori economici del settore e la predisposizione di documentazione mendace. Più nel dettaglio, diversi depositi commerciali riconducibili ai vertici del sodalizio criminale avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti e predisposto DAS fittizi al fine di documentare cartolarmente la vendita di carburante a “società di comodo” o aziende del tutto ignare di quanto avveniva, mentre lo stesso, in realtà, veniva ceduto “in nero” a soggetti terzi non aventi titolo a riceverlo. Il che consentiva a questi ultimi di praticare prezzi fortemente concorrenziali a discapito degli altri operatori del settore.
Il descritto sistema di frode - come accertato all’esito di indagini tecniche, servizi di riscontro su strada e mirate attività ispettive - avrebbe garantito un significativo abbattimento dell’I.V.A. e delle Accise dovute, oltre che delle imposte dirette, generando un’evasione d’imposta, e un conseguente danno alle casse dello Stato, pari a 15.231.376,80 euro. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, irregolarità nella loro circolazione e illeciti di natura tributaria.
Abu Dhabi, 19 feb. (Adnkronos) - Il segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato negli Emirati Arabi Uniti, ultima tappa del suo primo tour in Medio Oriente, dopo i colloqui di ieri con i funzionari russi a Riad. Rubio incontrerà ad Abu Dhabi il presidente degli Emirati Mohammed bin Zayed Al Nahyan e il ministro degli Esteri Abdullah bin Zayed Al Nahyan.
La visita di Rubio negli Emirati Arabi Uniti precede il vertice di venerdì in Arabia Saudita dei sei Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo, nonché di Egitto e Giordania, per rispondere al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la Gaza del dopoguerra.
L'amministrazione Trump, che respinge qualsiasi ruolo futuro di Hamas nel devastato territorio palestinese, ha invitato i paesi arabi, fermamente contrari a qualsiasi spostamento dei palestinesi da Gaza, a proporre alternative al piano del presidente degli Stati Uniti.
Kiev, 19 feb. (Adnkronos) - Il massiccio attacco notturno con droni russi contro la città e l'oblast meridionale di Odessa ha ferito almeno quattro persone, tra cui un bambino. Lo ha riferito il governatore Oleh Kiper, secondo cui nell'attacco sono rimasti danneggiati una clinica pediatrica, un asilo, grattacieli e alcune automobili.
Tel Aviv, 19 feb. (Adnkronos) - I caccia israeliani hanno colpito depositi di armi appartenenti all'ex regime siriano di Bashar Assad a Sasa, nella Siria meridionale. Lo ha reso noto l'esercito israeliano in una nota.
Brasilia, 19 feb. (Adnkronos/Afp) - L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato incriminato per un presunto piano di "colpo di stato" volto a impedire il ritorno al potere del suo successore Lula dopo le elezioni del 2022. La procura ha dettagliato in un comunicato l'incriminazione dell'ex leader dell'estrema destra (2019-2022) e di altri 33 indagati "accusati di incitamento e compimento di atti contrari ai tre poteri e allo Stato di diritto democratico".
L'atto d'accusa è stato consegnato alla Corte Suprema, che ora dovrà decidere se processarlo. L'ex capo dello Stato è stato incriminato per presunti piani di "colpo di stato", "tentato tentativo di abolizione violenta dello stato di diritto democratico" e "organizzazione criminale armata". Se si aprisse un processo, Jair Bolsonaro rischierebbe una condanna da 12 a 40 anni di carcere.
Secondo l'accusa, questa presunta cospirazione "era guidata dal presidente Bolsonaro e dal suo candidato alla vicepresidenza Walter Braga Netto che, alleati con altri individui, civili e militari, hanno tentato di impedire, in modo coordinato, l'applicazione del risultato delle elezioni presidenziali del 2022".